Invitiamo la società civile a partecipare al corteo del 10 novembre 2023 a Trieste.
Una marcia di solidarietà per la popolazione palestinese.
Mentre Israele continua indisturbata a bombardare Gaza e campi profughi, oltre 9000 uccisi tra i quali 3700 bambini, 32000 i feriti, e i coloni continuano a uccidere e scacciare con attacchi violenti i palestinesi dai loro villaggi e dalle loro terre in Cisgiordania e Gerusalemme Est, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato per “una tregua immediata e durevole”, sostenuta da 120 paesi (14 contrari, 45 astenuti).
L’Italia si è astenuta, confermando il via libera del governo italiano al genocidio in atto, legittimandolo.
NON IN NOSTRO NOME! Questo diciamo a chi ci governa!
Esigiamo che l’Italia si impegni a proteggere la popolazione civile della Striscia di Gaza dagli attacchi illegali e costringa Israele a porre fine al blocco su Gaza, anche questo è un crimine di guerra, una punizione collettiva verso l’intera popolazione, ora sotto i bombardamenti, senza acqua, elettricità, cibo e carburante, con aiuti umanitari del tutto insufficienti.
La Direttrice dell’Unicef, Russell, denuncia: la striscia di Gaza, da prigione a cielo aperto, si è trasformata in un “cimitero per bambini”. Ogni giorno centinaia di bambini vengono colpiti dai bombardamenti indiscriminati, bombe al fosforo che hanno incenerito intere famiglie in zone residenziali, nei mercati e nei campi profughi.
Israele non rispetta ospedali, scuole e sedi UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi).
Il campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza è stato bombardato tre volte in 24 ore. Gli ospedali, quelli che possono assistere, sono sovraccarichi, con il 40% di pazienti in più rispetto alla loro capacità. È l’allarme lanciato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Noi, donne e uomini di questo Paese, rifiutiamo di essere corresponsabili di questi crimini contro l’umanità, dobbiamo imporre al governo italiano un netto cambiamento di rotta. Esigiamo che il Governo della Repubblica Italiana intervenga a fermare il genocidio e si attivi per l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari e fornire i beni fondamentali e necessari per tutta la popolazione di Gaza (2milioni e 300.000 persone).
Ci opponiamo al piano israeliano di pulizia etnica e al trasferimento forzato dei palestinesi all’interno di Gaza e da Gaza al Sinai in Egitto.
Noi, donne e uomini di questo Paese, chiediamo si intervenga presso la Corte Penale Internazionale affinché agisca immediatamente attraverso i suoi strumenti di deterrenza. Che la Corte indaghi in modo rapido e completo sui crimini di guerra e i crimini contro l’umanità, compresi i crimini di genocidio e di apartheid perpetrati da Israele.

ADERISCONO:
ARCI TERRITORIALE UDINE PORDENONE
ASSOCIAZIONE CE.V.I. – CENTRO DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE ODV
ASSOCIAZIONE CULTURALE ALISTER
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA CUBA
BURJANA
CIRCOLO ZENO
COBAS
COMITATO PACE CONVIVENZA SOLIDARIETA’ “DANILO DOLCI”
COMUNITA’ ISLAMICA DI TRIESTE
COMUNITA’ PALESTINESI DEL VENETO E COORDINAMENTO IN FRIULI
COORDINAMENTO NOGREENPASS E OLTRE
EUROPA VERDE
ITALIA_CUBA “CIRCOLO DI TRIESTE”
LINK TRIESTE
MOVIMENTO INSIEME LIBERI
ODV SALAAM RAGAZZI DELL’OLIVO COMITATO DI TRIESTE
OSPITI IN ARRIVO ONLUS
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
POTERE AL POPOLO FVG
RIFONDAZIONE COMUNISTA DI TRIESTE
SCR
SINISTRA ANTICAPITALISTA
USB