« Esprimo solidarietà agli amici e alle amiche di Pressenza », ha esordito l’attivista pacifista Antonio Mazzeo, tra lo stupore, commentando la notizia dell’attacco a Pressenza da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
« Pressenza è una testata che, in questi anni, ha tentato di dare voce a chi, nei territori, si oppone ai processi di riarmo, ai processi di militarizzazione, e alle guerre. Evidentemente fare questo diventa scomodo », ha continuato Mazzeo da Trapani dove si trovava per partecipare all’incontro “La Sicilia in guerra” organizzato dalla “Sinistra Libertaria”.
Ma Antonio Mazzeo ha poi voluto lanciare un allarme: « questa vicenda mi preoccupa perché potrebbe preparare al passo ulteriore, la creazione di una lista di proscrizione dove inserire tutti coloro che non accettano il pensiero unico della guerra e che quindi diventano pericolosi e da oscurare ».
Il docente messinese ha poi così concluso la propria riflessione: « Temo un giro di vite, una limitazione della libertà di espressione, un attacco ai principi costituzionali. L’articolo 11 è già stato cancellato, è già stato vilipeso, umiliato, non vorrei ora che anche la libertà di espressione e libero pensiero fossero limitati. Questo è quello che dovrebbe fare preoccupare qualsiasi cittadino, indipendentemente da ciò che si pensi sulle guerre in atto ».