“Parafrasando un noto calciatore, alla Provincia di Trapani hanno un cassonetto al posto del cuore”.
Così afferma Natale Salvo, delegato del sindacato di base CUB Scuola, Università e Ricerca di Trapani commentando la vicenda dei 26 disabili privati dell’assistenza da parte del burocrate della provincia regionale per una questione di “carte fuori posto”.
“Piuttosto che mantenere l’assistenza ai disabili durante la regolarizzazione dei documenti richiesti, si è preferito bloccare il servizio rivolto a tutti gli studenti disabili. Studenti tutti in possesso di regolare certificazione 104, sia ben chiaro”, continua il sindacato.
“All’Alberghiero ora ci sono ragazzi semi-sordi che non hanno al loro fianco un assistente che possa aiutare loro a comprendere cosa spiega il docente in classe. Viene di fatto negato il diritto costituzionale allo studio. Una condotta che sfiora il penale!”, aggiunge ancora il delegato della CUB SUR di Trapani.
“A questa illegalità si aggiunge che 26 padri e madri di famiglia si vedono negare il diritto al lavoro e a percepire un salario per mantenersi in vita in maniera dignitosa”, denuncia Salvo.
Che poi così conclude: “La Provincia regionale assicuri il servizio nelle more della definizione delle carte burocratiche. Se, alla fine, risultasse che, dei 26, 2-3 studenti disabili non avessero diritto al servizio di assistenza il danno sarà sempre minore dal negarlo a tutti e 26”.