Nata “dal basso”, volutamente senza primogeniture, ma ben presto arricchitasi di molte adesioni, non solo in Italia, la proposta di Mobilitazione europea a favore della Pace come bene supremo e assoluto, contro la guerra e contro tutte le guerre, è iniziativa di livello – appunto – europeo ma azione con caratteristiche e modalità originali.
Un primo appello si apre con la domanda-esortazione “se non ora, quando?”, evidente esortazione a fare qualcosa, a promuovere iniziative concrete che rispondano all’urgenza di occuparsi della Pace, di considerarla bene primario e primato che viene prima di ogni altra cosa, evidentemente. Il testo dell’appello è introdotto da due massime che racchiudono il senso e lo spirito da cui muove la proposta, “ogni vittima ha il volto di Abele” e “salvare le vite è il primo dovere”, a indicare le priorità cui tutto il resto è e dev’essere subordinato. Tutte le vittime sono il prodotto di scandalose “ideologie” militariste e belliciste appannaggio dei più biechi nazionalismi; delle celebrazioni degli eserciti e degli armamenti, dei più inconfessabili interessi militari, economici, geopolitici e di un pensiero unico istituzionalizzato teso a predisporre gli esseri umani a uccidere e a essere uccisi e che, oggi, tende a militarizzare anche le scuole.
La guerra in corso in Europa – come recita l’appello – e le guerre in generale sono volute dai governi, non dai popoli ed è dei popoli il compito e la responsabilità di dire “basta!”. Sono i governi, i detentori del potere, chi ne trae vantaggi e interessi, a fornire armi convenzionali e non, in modo folle e criminale e in spregio a convenzioni internazionali e nazionali – come avviene in Italia in flagrante violazione dell’articolo 11 della Costituzione. Tutto questo rende ancora più evidente la necessità di opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi. Occorre con forza e determinazione, in modo esigente, riaffermare e rivendicare alcuni princìpi irrinunciabili: ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà; si deve ribadire che bisogna abolire la guerra, gli eserciti, le armi ed è necessario riasserire che solo la Pace salva le vite e che salvare le vite è il primo dovere così come è necessario soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto, ricordando la nonviolenza, la sola salvezza per l’umanità dalla catastrofe.
La guerra Russia-Ucraina (NATO e USA contro Russia e Cina) deve cessare immediatamente. Per chiedere e ottenere che questo avvenga, occorre subito (a fronte dei rischi sempre più grandi di conflitto nucleare, delle enormi perdite di vite umane e delle gravi ripercussioni sociali ed economiche) una grande manifestazione europea, unitaria, concordata e corale: tutto il popolo europeo è chiamato a manifestare contemporaneamente in tutte le capitali, in tutte le città e le realtà ove è possibile organizzare una manifestazione.
Uno sciopero generale sarebbe necessario per gridare che l’Europa tutta si ferma per far finire (e finché non sarà finita) quest’ennesima immane tragedia. Stante almeno al momento le difficoltà di realizzare uno sciopero generale, s’individuerà di una giornata significativa e simbolica, uguale per tutti i Paesi in cui convocare – nella stessa data da individuare – grandi manifestazioni di piazza per l’immediato cessate il fuoco e, contestualmente, per l’inizio di negoziati.
Il presente appello sottoscritto collettivamente da associazioni e organizzazioni diverse (socio-politico-sindacali) e individualmente da persone, impegna tutte e tutti a sollecitare, in Italia e in Europa, adesioni e contributi utili alla realizzazione di una grande mobilitazione popolare, del “popolo europeo”!
Firme individuali e collettive di condivisione e impegno a cercare collaborazioni devono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica mobilitazione.europea.pace@gmail.com con nome/cognome ed eventuali recapiti, qualifiche professionali e appartenenze a Organizzazioni).
In Facebook è possibile iscriversi al gruppo *Mobilitazione europea Pace, contro la/le guerra/e* (che ad oggi conta più di 700 iscritti) dove poter postare propri contributi e contenuti.
Raggiunto un certo numero di adesioni, con referenti e gruppi rappresentativi dei vari Paesi, si deciderà una data unica uguale per tutti e si inviterà il popolo europeo a tenere manifestazioni in contemporanea in tutte le capitali d’Europa e in tutte le realtà anche minori in cui si riuscirà a organizzare dimostrazioni contro guerra/guerre.
Sono già in corso collegamenti da remoto in Italia e in altri Paesi; la data in questione e una piattaforma comune, verranno valutate e decise in un’assemblea con modalità mista (in presenza e in collegamento da remoto) con i partecipanti e gli attivisti dei vari Paesi europei.
Prime adesioni – Elenco in aggiornamento
Serenella ANGELONI, Donne in Nero BG – Edoardo BANFI – Micol BASILE, giornalista – Mario Bruno BELSITO, scrittore, attivista antimafia – Fiorenzo BERNASCONI, musicista – Filippo BIANCHETTI, ass. Abbasso la guerra – Daniele BOMPAN, PRC – Iolanda CAIELLO – Stefania CANCELLIERI – Vincenzo CAPODIFERRO, docente filosofia – Laura CAPUTO, MO – Giuseppe CARAMAZZA, Uninsubria – Chiara Antonietta Luigia CASELLA, maestra, Rete Italiana Donne in Nero – Alba CASTELLANI, Anpi e Aned MI – Marilina Lucia CASTIGLIONI, ass. Sharazade Cultura e Spettacolo Senza Frontiere – Maddalena CELANO, docente, MIB Mov. Internazionalista Bolivariano – Mauro CHIODARELLI, ass. il Manifesto in rete – Frank CIMINI, giornalista “giustiziami.it” – Sonia COLORU, ins., PaP – Viola CONTI, giornalista, scrittrice – Maria Luisa COPPO, Stop Border Violence, TO – Elisabetta DELLA PEDRINA – Luigi DE MAGISTRIS, U.P. – Danilo DE REGIS, MI – Caterina DE SARIO, docente – Emanuela DYRMISHI, ITREE Immigrazione, Integrazione, Inclusione – Anna DRAGHETTI, ins. Donne in Nero – Maria Concetta ESPRO, ins. Scuola Primaria – Elis FERRACINI, attore e regista – Gianna FERRARIO – Roberto FOCO, ass. “il Porcospino”, AL – Antonella GALETTA, educatrice LEGAMBIENTE, RE – Silvia GALIANO, poetessa, ecologista, Le Veglie Contro le Morti in Mare, CZ – Manuela GARBINI – Fiorella GAZZETTA, Pres. Sanità di Frontiera – Sergio GENINI, Le Veglie Contro le Morti in Mare, MI -Rita GHIRINGHELLI – Dilva GIANNELLI, MI – Franca GRAZI, già impiegata PA, Siena/Arezzo – Valdo IMMOVILLI, gruppo La guerra è un crimine – Aurelio JURI, già Sindaco di Capodistria, europarlamentare e parlamentare sloveno – Bertin KASIWA – Serge KASIWA KOMBO – Daniela LAROSA – Domenico (Mimmo) LUCANO – Michele LUCIVERO, docente e giornalista, Osservatorio contro la militarizzazione delle Scuole e delle Università -Anna LURIDIANA – Laura M., ass. Nazione Umana – Mario MACALUSO, delegato USB Pubblico Impiego – Gianfranco MALAGOLA, Comunità Operosa e Tavolo per la Pace Alto Verbano – Pina MAMMANA, docente – Carolina MARGANI – Marina MERLINI, CDC Coord. Democrazia Costituzionale, MI – Annamaria MICHILINI, antifascista – Sabino MONTARULI – Pietro MORACE, Coord. Per la Pace Milano – Giuseppe MUSOLINO, Un’Altra Storia e Rete Varese Senza Frontiere – Luciana NEGRO, Le Veglie Contro le Morti in Mare – Elvira NIDOLI, docente in pensione – Mariapaola OLIVIERO – Fabio PALLI, giornalista – Vittorio PALLOTTI – Floriano PIGNI, ANPI Fagnano – Marco PONDRELLI, direttore marx21.it – Chiara PRACCHI, giornalista – Massimo RECCHIONI, scrittore ed editore – Angelo RENNA, impiegato, PRC – Antonio ROCCA, Arci Calabria – Angela ROMANO, docente Liceo Classico, VA – Erminia ROMANO, Donne in Nero, NA – Bartolomè RUGGIERO, Mov. Che Guevara – Paolo RUSPINI, docente Universitario – Francesco SANFRANCESCO, musicista e docente musica – Teresa SCOTTO (di Vettimo), architecte et réalisatrice, Parigi – Rita STANZIONE, ins. – Manlio TALAMO – Giuseppe VENTURA, MI – Luisa VILLA – Vanda VISCONTI, Centro Antiviolenza EOS – Isabella VOLPI – Ferdinando VURCHIO, Europa per la Pace, TO