Mercoledì 25, ore 19 e 30, Duomo di Milano: si tiene un concerto di musica classica, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Un nutrito gruppo di attivisti e attiviste, che da tanti anni sono impegnati in diverse realtà di base di questa città, si organizzano in poco tempo. Decidono un’azione: non sanno se funzionerà o meno, ma la loro indignazione per quello che tocca loro vedere in televisione, ma ancor più sui Social, è enorme.

Ucraina, Kurdistan, ma anche Etiopia, Sudan, e ora, impressionante, pazzesca, le stragi in Palestina. Quante altre guerre visibili e invisibili pesano sulle coscienze di tutti e tutte noi. Il peso è troppo, decidono di alzare un grido.

“Mai più guerre e ingiustizie”. Concordano così di entrare in Duomo dove alla fine del concerto esporranno delle lettere enormi.

Una volta dentro si rendono conto che vi sono delle transenne che rendono impossibile mettersi dove avrebbero voluto, davanti al pubblico, una volta terminato l’ultimo bis. Non rimane che ripiegare sul fondo della chiesa, quando usciranno, tutti vedranno.

È una questione di attimi, un paio di lettere rimangono in una borsa, la scritta non è completa, ma in molti si accorgono, diversi fotografano, riprendono, molti appoggiano, applaudono.

In poco meno di un minuto arrivano le guardie interne alla chiesa. Si buttano sulle lettere, le strappano di mano, con la rabbia negli occhi e degli insulti tra i denti. “Come sono sfuggiti ai controlli??” “Da dove siete entrati?”

Il gruppo in buona parte sorride, oggi nessuno degli attivisti e delle attiviste ha voglia di litigare, di violenza ce n’è già troppa.

Il messaggio è arrivato, forte e chiaro, qualche ripresa è stata fatta. La prossima volta si farà meglio. C’è sempre da imparare.

E sì che avevano sognato di raggiungere il microfono per un minuto, cosa avrebbero letto?

Questo: 

Basta guerre, basta ingiustizie! Siamo cittadini e cittadine che non reggono più nell’assistere a ciò che avviene nel mondo. Queste frasi dobbiamo dirle, scriverle, gridarle ovunque, nei luoghi più importanti e meno importanti, nei luoghi più impensati. La stragrande maggioranza degli abitanti di questo pianeta non ne può più di guerre, ingiustizie, sofferenze, morti, uccisioni, violenza, armi, missili, bombe.Fermate le guerre!Pace ora!