Palestina: « L’attacco militare di Hamas [1] solleva in queste ore l’onda della solidarietà con Israele da parte di tutta la diplomazia imperialista, ad ogni angolo del pianeta » [2].
Non ci vuole molto per confermare quanto “scopre” il Partito Comunista dei Lavoratori: le copie dei giornali organi di propaganda dell’Impero d’Occidente sono stamani piene di « tonnellate di ipocrisia rivoltante … che ignora l’oppressione della Palestina. Che confonde oppressori ed oppressi ».
I comunisti non han dubbi: stanno col popolo della Palestina
Ma il PCL non si fa problemi per sostenere il proprio diverso limpido pensiero: « Non abbiamo incertezze su quale campo scegliere – scrivono -. Come ovunque, scegliamo la difesa incondizionata di un popolo oppresso, il suo diritto alla libera autodeterminazione, il suo diritto alla resistenza contro le forze d’occupazione, indipendentemente dalla natura politica delle sue direzioni ».
« A chi invoca la “pace in Medio Oriente” – concludono nel comunicato – diciamo che non vi sarà mai alcuna pace possibile tra uno stato che opprime e un popolo oppresso ».
« Solo ponendo fine all’occupazione coloniale della Palestina, solo rispettando il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, sarà possibile avviare un duraturo processo di pace », precisa Potere al Popolo in un altro comunicato [3].
I comunisti: difronte l’aggressione di Israele, USA e EU sono muti
Sulla stessa posizione anche Rifondazione Comunista: « esiste un aggressore, Israele, e un aggredito, il popolo palestinese », scrive il partito di Maurizio Acerbo in una nota [4].
Questo perché « il popolo palestinese subisce da decenni l’occupazione illegale dei suoi territori ».
E, soprattutto, aggiungono, « esiste una comunità internazionale , in primis gli Usa e la UE, muta e complice nei confronti dei crimini israeliani ».
Basta pensare al silenzio dell’Impero d’Occidente rispetto alla “pulizia etnica” in corso in Palestina da parte di Israele o, piuttosto, rispetto alle azioni terroristiche dello stato sionista a Huwara.
« Il rispetto del diritto internazionale deve essere valido per tutti e non solo per l’Ucraina come ha di recente dichiarato anche Gustavo Petro, presidente della Colombia, all’assemblea generale delle Nazioni Unite citando proprio la questione palestinese e il doppio standard occidentale », conclude ancora il comunicato di Potere al Popolo [3].
Se fosse coerente, se non esistesse il doppio standard, l’Impero d’Occidente potrebbe cominciare col far rispettare la Risoluzione ONU sullo stato di Palestina.
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Fonti e Note:
Credits: Foto di Ahmed Abu Hameeda su Unsplash
[1] Ieri la resistenza palestinese (e in particolare l’ala militare di Hamas, le Brigate Al Qassam) ha attaccato per la prima volta nella storia il territorio controllato da Tel Aviv. Oggi si combatte ancora. Il bilancio dei morti è, al momento, di 350 morti israeliani e di 313 vittime palestinesi accertate. Innumerevoli e incalcolabili i feriti, i dispersi, i soldati e coloni israeliani “trasferiti” dentro Gaza (rapiti).
[2] Partito Comunista dei Lavoratori, 8 ottobre 2023, “Dalla parte dei palestinesi, contro lo stato di Israele”.
[3] Potere al Popolo, 8 ottobre 2023, “Cosa succede in Palestina e l’ipocrisia della nostra classe politica”.
[4] Rifondazione Comunista, 7 ottobre 2023, “Acerbo (Prc-UP): l’aggressore è Israele”.