15 ottobre 2023 – Nel nord della Striscia di Gaza la situazione è drammatica, gli ospedali sono sovraccarichi e si stanno esaurendo i farmaci e gli antidolorifici. I feriti urlano dal dolore, mentre chi avrebbe bisogno di cure non riesce a raggiungere gli ospedali per il rischio dei bombardamenti.
È quanto riferiscono alcuni membri del team di Medici Senza Frontiere (MSF) che sono rimasti nel nord della Striscia di Gaza, continuando per quanto possibile a curare i feriti negli ospedali o che stanno cercando rifugio con le loro famiglie.
L’accesso all’acqua nel corso della giornata è stato estremamente difficile, nel nord così come nel sud della Striscia. Qui le persone sono ammassate in campi precari di fortuna, dove l’accesso all’acqua e al cibo è estremamente limitato e i bombardamenti continuano.
Di seguito la testimonianza del Dott. Mohammed Abu Mughaiseeb, vicecoordinatore medico di MSF a Gaza:
“La situazione a Gaza è molto difficile. Oggi abbiamo cercato per 2 ore l’acqua potabile, che non è più disponibile. Manca l’elettricità e nemmeno l’acqua normale viene più pompata. Abbiamo ancora alcune scorte di cibo.
Gli ospedali funzionano a malapena. La maggior parte del personale medico ha lasciato l’ospedale ed è andato via con le proprie famiglie perché questo non è più un luogo sicuro.
Le scorte di medicinali si stanno esaurendo, anche nelle farmacie private.
È molto pericoloso. Bombardano tutto il giorno, non ci sono corridoi umanitari. Oggi sono riuscito a mettermi in contatto con alcuni ospedali, in particolare con il reparto ustionati dell’ospedale di Al Shifa. C’è solo un chirurgo e un anestesista ma mancano gli infermieri, soprattutto in questo reparto.
Non sappiamo cosa succederà domani e dove saremo”.