Si è inaugurato oggi a Milano e continuerà fino a domenica 15 ottobre il 1mo Congresso Mondiale per la Giustizia Climatica (World Congress for Climate Justice) con un fittissimo programma di incontri, workshops, dibattiti, momenti ‘produttivamente’ creativi oltre che conviviali, che avranno principalmente luogo all’interno dell’Università Statale di Milano e al Leoncavallo, ‘storico’ Spazio Pubblico Autogestito di Via Watteau 7.
Un’iniziativa decisamente necessaria oltre che ambiziosa, concepita come piattaforma di confronto anche strategico tra movimenti ambientalisti, attivisti e intellettuali, chiaramente orientati a un’azione alternativa al capitalismo, in varie parti del pianeta. Ed ecco infatti elencati tra i partner organizzativi numerosi collettivi importanti, da Fridays for Future, Ultima Generazione, Ecologia Politica, Institute of Radical Imagination, XR, Comitato Acqua, Our Voice, oltre al Climate Social Camp di Torino e al Bologna for Climate Justice.
Davvero ricchissimo il programma di questa ‘quattro giorni’ che è stato presentato stamattina da Alex Foti, insieme a Emanuele Braga e Caterina Orsenigo nella centralissima Casa della Cultura di Milano, mentre già dalle 10 (e fino alle 18) era già in corso c/o Aula Malliani di Via Festa del Perdono, l’Assemblea Europea del Network Stay Grounded. E il via ai lavori non poteva essere più coinvolgente e ‘creativo, con un intero pomeriggio di laboratori organizzati dall’ Institute for Radical Imagination , declinati nelle più immaginosa pratiche di Artivismo, quanto mai necessario per sollecitare, promuovere, attivare non solo a parole, ma a livelli più profondi ed emozionali, quella presa di coscienza così necessaria per poi impegnarsi nella lotta contro l’ingiustizia climatica, a livello non solo individuale.
E proprio mentre scriviamo queste note è in corso infatti nell’Aula EcoLab della Statale di Milano, un workshop animato dalla Lega per la Giustizia Climatica, per la creazione collettiva di grandi pupazzi di cartone e altre icone similmente appariscenti, pronte a galvanizzare le marce prossime venture, nelle varie zone a rischio del pianeta. A seguire questo primo workshop creativo, eccone subito un altro (dalle 19 alle 23) curato dal collettivo Our Voice per la pittura collettiva di una grande tela (cm 150 x 150), il tutto accompagnati da due chitarre e un violino!
Domani, 13 ottobre, sempre alla Statale di Milano, sarà un en plein di seminari coordinati dalla rete Ecologia Politica insieme ad Ecolab. Si comincia alle 9.30 con un dibattito sulla mobilità sostenibile e “il diritto alla Città”, si prosegue (dalle 10.30) con una riflessione sulla Decrescita come “percorso per la Giustizia Climatica”, e non potrà mancare il confronto tra varie strategie di lotte e disobbedienza civile con gli attivisti di Ultima Generazione. Particolarmente interessante sarà il confronto con le delegate di Defend Atlanta Forest (Rozi e Aisha) e del movimento Stop Cop City (Keyanna Jones e Matthew Johnson); e subito dopo la testimonianza del regista e dissidente cinese Zhou Qing sulla situazione ambientale nella Cina di Xi Jinping; oltre al collegamento con il Contro-Summit di Marrakesh in Marocco, circa le “Responsabilità dell’IMF e della World Bank nella distruzione dell’ambiente”.
E molto altro ancora, per culminare intorno alle 17.30 con l’Action Seminar su un fronte di particolare criticità come le scellerate Olimpiadi di Milano-Cortina nel 2026, esempio quanto mai evidente di sfruttamento delle montagne e delle risorse primarie, e di totale insostenibilità climatica, nonostante tutti i possibili indicatori avversi – non ultimo un termometro che segna in questi giorni temperature settembrine (mentre siamo a metà ottobre), come se non bastassero i disastri registrati e presto dimenticati degli scorsi mesi.
Senz’altro importante come momento organizzativo in vista di prossime mobilitazione in difesa del clima, che necessariamente dovranno avere un forte profilo internazionale d’ora in poi, sarà l’assemblea di sabato mattina (Aula Magna de La Statale, dalle 9.30 alle 11.30), con la partecipazione dei delegati delle varie organizzazioni coinvolte, da FFF, XR, Ultima Generazione ecc, alla tedesca Ende Gelaende, alla francese Soulèvements de la Terre, all’americana Defend Atlanta Forest. E dalla 14 fino alle 16 eccoci in collegamento video con Roger Hallam, fondatore di Extinction Rebellion e Just Stop Oil (A22 Network) per una sessione Q+A con tutti i presenti. E senz’altro bella e conviviale sarà la Cena Sociale che avrà luogo dalle 20 allo Spazio Pubblico Autogestito del Leoncavallo (Via Watteau 7).
Sempre negli spazi del Leoncavallo avrà luogo infine la plenaria di domenica 15 ottobre: dalle 10.00 fino alle 13.00 toccherà a Matteo Spini, Aidah Nakku, Pedro Bermeo, Cedrici Jonckheere e Mina Morsan dirigere il traffico degli interventi e tirare le conclusioni dal vivo dei dibattiti dei giorni precedenti, con l’obiettivo di definire una “Strategia possibile per rovesciare il capitalismo fossile”, e per la “Costituzione di un fronte di lotta radicale per il clima, a livello mondiale”: entrambi obiettivi possibili solo mediante la simultanea e intersezionale orchestrazione di eventi-media, momenti di disobbedienza civile, iniziative di attivismo ecotransfemminista, post colonialista, sindacale, agro-ecologista, antifascista… a tutto campo e a livello internazionale.
E quindi davvero da seguire con attenzione questa 1ma edizione del World Congress for Climate Justice che prende significativamente il via a Milano oggi, 12 ottobre: una data che coincide con la cosiddetta “scoperta” delle Americhe (ovvero Columbus Day) che segna ahinoi l’inizio del colonialismo nelle sue più diverse declinazioni o “motivazioni” sviluppiste.
Con la speranza anzi aspettativa di sapere annunciate le date della prossima edizione, in qualche altra città del pianeta, segnaliamo il programma completo, con i dettagli circa le aule c /o Statale di Milano e gli speakers annunciati a questo link: https://www.wccj.online/program/
Continui aggiornamenti saranno disponibili già da oggi sui socials delle varie orgs coinvolte.