Ben 842 membri del personale delle istituzioni dell’Unione Europea hanno sottoscritto una “lettera aperta” inviata alla presidente Commissione europea Ursula von der Leyen nella quale esprimono « la loro rabbia per la sua posizione sul conflitto tra Israele e Hamas ».
La notizia, rivelata dal giornale irlandese “The Irish Times”, è stata sottaciuta dai giornali italiani.
La “lettera aperta”, quindi, « accusa la Commissione di aver dato “mano libera all’accelerazione e alla legittimità di un crimine di guerra nella Striscia di Gaza” », scrive il giornale.
“The Irish Times” precisa, altresì, come « la lettera inizia condannando l’attacco di Hamas contro Israele, prima di continuare: “Condanniamo altrettanto fermamente la reazione sproporzionata del governo israeliano contro 2,3 milioni di civili palestinesi intrappolati nella Striscia di Gaza” ».
L’atto d’accusa contro la presidente della ommissione Europea Ursula von der Leyen è di quelli pesanti: « Non riconosciamo i valori dell’UE nell’apparente indifferenza dimostrata negli ultimi giorni dalle nostre istituzioni nei confronti del massacro di civili in corso nella Striscia di Gaza », scrivono.
Le conseguenze della presa di posizione del vertice politico europeo ha gravi conseguenze per l’intera Europa, spiega il documento, « l’UE:
- sta “perdendo ogni credibilità e la posizione di mediatore giusto, equo e umanista”,
- danneggia le sue relazioni internazionali,
- mette a rischio la sicurezza del suo personale ».
La “lettera aperta”, inoltre, non sottace il « doppio standard che considera il blocco (dell’acqua e del carburante) operato dalla Russia nei confronti del popolo ucraino come un atto di terrore, mentre l’identico atto di Israele contro il popolo gazanese viene completamente ignorato ».
“Doppio standard” confermato dal voto all’ONU dei paesi europei contro la risoluzione umaniataria proposta dalla Russia.
Ma la politica del “doppio standard”, in verità, è la norma, nel blocco imperualista occidentale: vedi il caso della richiesta di autodeterminazione della Catalogna e di Honk Kong.
All’interno delle istituzioni, conclude l’articolo di “The Irish Times”, si prova « imbarazzo per la posizione assunta dall’istituzione [dal vertice, dalla von der Leyen insomma, NdR] nelle comunicazioni esterne dall’inizio della crisi », si « osserva la morte della diplomazia » mentre non si rileva alcuna « espressione o azione radicata nei valori su cui è stata costruita l’UE” ».
—
Fonti e Note:
[1] The Irish Time, 20 ottobre 2023, Naomi O’Leary, “EU staff members express fury over von der Leyen stance on Israel-Hamas conflict”.