Riceviamo e pubblichiamo da Andrea Pancaldi, giornalista, esperto di problemi della disabilità :

“L’ultimo rapporto Istat in tema di violenza di genere ci dice che il 94% delle Case rifugio si è dotata di criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti, ma ulteriori meccanismi di esclusione si riscontrano anche in altri Servizi Antiviolenza.

I criteri di esclusione riguardano specialmente donne con difficoltà complesse, in cui esiste spesso una compresenza di limitazioni o di fragilità e che quindi hanno bisogni importanti per numero e per specificità.

Da qui deriva una minore possibilità di riuscire in autonomia a trovare aiuto e soluzioni, la qual cosa innesca un circolo vizioso di rifiuti e solitudine.

La campagna di sensibilizzazione “Non c’è posto per te!” rivolge specifiche richieste ai Servizi Antiviolenza e alle Istituzioni per far sì che nessuna donna vittima di violenza sia più esclusa dai Servizi in questione.

Essa è aperta alla sottoscrizione sia di Enti e Gruppi che di singole persone (per aderire basta scrivere alla mail info@informareunh.it).

La campagna è promossa dal Centro Informare un’h in collaborazione con altre persone ed Enti, ed i patrocini della UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), del CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità), dell’Associazione Femminile Maschile Plurale (FMP) di Ravenna.

Per favorire la divulgazione e l’accesso alle informazioni, oltre che dal testo della campagna, i suoi contenuti sono fruibili su diversi supporti ed in vari formati.

Il testo della campagna e tutto il materiale a corredo sono disponibili a questo link:

www.informareunh.it/non-ce-posto-per-te/