Giunge alla 39° edizione il Premio Colombe d’oro per la Pace, organizzato da Archivio Disarmo con il sostegno delle Cooperative aderenti a Legacoop.
Destinato a tre giornalisti e a una personalità internazionale, il Premio è assegnato ogni anno da una Giuria composta da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta.
Il prossimo 21 ottobre, nella luminosa Sala della Protomoteca in Campidoglio concessa da Roma Capitale, verranno premiati a Roma i giornalisti:
Carlo Cefaloni, redattore di Città Nuova, gruppo editoriale del Movimento dei Focolari per la fraternità tra i popoli osserva: “Come dice papa Francesco, il giornalista non è mai un contabile della storia, ma una persona che ha deciso di viverne i risvolti con partecipazione, con com-passione. Dunque chi scrive può rivolgersi alla coscienza di ognuno per vedere, cercare di capire e promuovere il cambiamento di ciò che è ingiusto. Per me è un grande onore ricevere un premio da Archivio Disarmo, fonte decisiva in un percorso che inizia dal non rimuovere lo sguardo”.
Alessia Grossi, giornalista de Il Fatto Quotidiano per il quale segue i temi del disarmo e del pacifismo, dichiara: “E’ un onore per me ricevere un premio che tende alla pace mentre attorno a noi c’è una guerra da un anno e mezzo. Ed è un onore anche perché riconosce un giornalismo libero e controcorrente che dà voce a iniziative di pace”.
Lorenzo Tondo, corrispondente del quotidiano inglese The Guardian per le migrazioni nel Mediterraneo e nella guerra in Ucraina, afferma: “Dedico questo premio a tutte quelle persone che vivono in Ucraina da oltre un anno e mezzo sotto i bombardamenti, soprattutto ai bambini che della guerra pagano sempre il prezzo più alto. E lo dedico agli ultimi, ai disperati, agli sfollati e ai richiedenti asilo, mossi da speranze che molto spesso s’infrangono contro muri di intolleranza. Calarsi nei loro panni per tentare di raccontarne le sofferenze fa parte del nostro lavoro. Questo premio è un incoraggiamento a continuare a farlo”.
La Colomba d’oro internazionale va a Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, in prima linea nelle grandi manifestazioni per la pace e sostenitore del network internazionale Europe for Peace. Afferma Landini: “Siamo riconoscenti per questo importante premio. La pace è uno dei principi fondamentali della CGIL, scritto nel nostro statuto, come «bene supremo dell’umanità». La pace intesa come rispetto dei diritti umani, delle libertà, della sicurezza comune e condivisa tra i popoli, è alla base del vivere democratico e del lavoro dignitoso. Per questo è naturale che il sindacato sia parte del movimento per la pace e per il disarmo. Ed è per questo che noi chiediamo che le nostre istituzioni e l’Europa siano protagonisti di pace, ripudiando le guerre come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, come dice la nostra Costituzione”.
La Colomba d’oro per la pace, disegnata dallo “scultore dei Papi” Pericle Fazzini, viene assegnata ogni anno a personalità del mondo dell’informazione che si sono distinte nel far conoscere casi virtuosi di gestione nonviolenta dei conflitti e di cooperazione internazionale e che, nella società civile e nella politica internazionale, si sono fatte portatrici di ideali di solidarietà, dialogo e protezione dei diritti umani.