Dalla denuncia pubblica alla mobilitazione. L’Osservatorio Nazionale contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università ha deciso di boicottare l’acquisto degli zainetti militari per alunne e alunni messi in commercio dall’azienda di giocattoli Giochi Preziosi in collaborazione con le Forze Armate italiane.
La campagna si articolerà in azioni “social” e selfie con cartelli e simboli di pace davanti alle vetrine dei negozi dell’azienda, dove fanno bella mostra gli zaini insieme ad immagini di soldati armati di tutto punto. I flash mob saranno effettuati in quattro città: a Milano in piazza Duomo, a Verona in via Mazzini, a Padova in via Cavour e a Roma in un luogo ancora da definire. Si inizierà da Verona, dove, a partire dalle 18 e 30 di mercoledì 13 settembre si svolgerà una manifestazione silenziosa con cartelli davanti al negozio Giochi Preziosi di via Mazzini 22, con successiva diffusione delle foto dell’azione nonviolenta.
Lorella Cappio, docente e attivista dell’Osservatorio, chiarisce le ragioni dell’iniziativa: “La società, e con essa la scuola italiana, ha visto insinuarsi a poco a poco un’immagine positiva delle Forze Armate, della cui opera viene esaltato l’aspetto della difesa e della sicurezza dei cittadini e lasciato in ombra quello dell’offesa, cioè le numerose missioni militari in tutto il mondo che spesso si fregiano dell’aggettivo umanitarie o i molteplici sedicenti progetti di cooperazione con le FFAA di Paesi con regimi autoritari. Per non parlare degli obiettivi neocolonialistici che sono dietro a queste operazioni. Uno studio di Greenpeace ha stimato che negli ultimi quattro anni Italia, Spagna e Germania hanno speso più di quattro miliardi per la protezione militare degli interessi dele aziende petrolifere e del gas”.
“Al di là di tutte le dichiarazioni, proclami e documenti in cui si indica la pace come valore supremo – prosegue Cappio – la logica e la tragica realtà della guerra stanno penetrando nelle nostre vite. Ed è proprio questo il messaggio devastante che rischia di entrare nelle menti degli adolescenti. Del resto, l’allestimento di vetrine come quella dello store di Verona mi sembra che non lasci adito a dubbi: l’immagine ritrae militari in assetto di guerra, ovviamente armati, come lo sono i pupazzetti in vendita accanto agli zaini”.
Nel frattempo, visto il montare della protesta, Giuochi Preziosi ha fatto sparire dal proprio sito la pubblicità degli zainetti che però restano regolarmente in vendita sia nei negozi che on line. Il Ministero della Difesa, dal canto suo, di fronte alle richieste di chiarimento, rimane silente.
L’Osservatorio ha deciso di far partire la campagna di sensibilizzazione e di boicottaggio dopo che la richiesta rivolta a Giochi Preziosi, di non commercializzare gli zainetti militari, è caduta nel vuoto.
“Deve essere chiaro – spiegano dall’Osservatorio – che le finalità educative della scuola sono assolutamente inconciliabili non solo con la presenza dei militari nelle nostre aule, ma anche con tutto il linguaggio di stampo militare che nulla ha a che vedere con le attività didattiche quotidianamente portate avanti da docenti e alunni. Chiediamo inoltre a genitori, studenti e studentesse di non acquistare i suddetti zaini scolastici”.
Per aderire alla campagna di boicottaggio è sufficiente postare una foto con uno slogan aggiungendo nei post gli hashtag: #boicottagiochipreziosi, #giochipreziosigiochipericolosi, #nogiochipreziosi, #nogiochidiguerra e taggando l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.