Wheelchair Ultimate è uno sport di squadra in carrozzina 4 contro 4, in cui si gioca con il frisbee, facendolo avanzare da una parte all’altra del campo, fino alla ricezione finale dentro l’area di meta avversaria. Adatto a tutti e tutte, dinamico, divertente, ha la peculiarità di essere uno sport auto-arbitrato e senza contatto fisico, in cui tutti i giocatori e le giocatrici sono responsabili della conduzione del gioco e del rispetto delle regole. Anche la versione in carrozzina si basa sullo Spirito del Gioco che pone la responsabilità del “fair play” su ogni persona.
Wheelchair Flying Disc nasce fuori dall’Italia, come il Flying Disc nasce in America. L’idea di portarlo stabilmente nel nostro Paese proviene da un’idea della Commissione Medica condivisa con la Commissione Sviluppo e Scuola, sull’onda della forte spinta della mentalità inclusiva a 360° che già di per sé proviene dall’Ultimate.
Nato circa due anni fa, il progetto prevede un piano strutturato per proporre alcune discipline alle persone con disabilità motoria, così da offrire una serie di opportunità sportive. Grazie alla collaborazione con l’A.S.D. AUSportiva , il progetto ha debuttato nel marzo del 2021 presso l’Unità Spinale Niguarda di Milano.
Alessandro Somaini, che gestisce la squadra di Milano e si occupa della promozione del Wheelchair Ultimate per conto di Flying Disc Italia, racconta: “Sono in carrozzina dal 2019, nei precedenti 16 anni ho respirato Ultimate quasi ogni giorno tra sport giocato, coordinato nella mia società sportiva e promosso nelle scuole. Nel 2021 sono stato contattato da Andrea Sambruni della Commissione Medica di Flying Disc Italia; appena ho capito che c’era una forte volontà da parte della federazione di creare la sezione Wheelchair Flying Disc mi sono subito tuffato a capofitto in questa nuova avventura. La cosa che ho scoperto di lì a poco è che la versione su carrozzina oltre che per me stesso si è dimostrata fin da subito molto piacevole e divertente per chiunque la provasse, anche persone con funzionalità residue molto diverse tra loro”.
“Ho iniziato all’interno dell’Unità spinale dell’Ospedale Niguarda dove sono stato ricoverato. Nel 2021 era ancora periodo di covid, quindi abbiamo fatto delle lezioni pressoché individuali con pazienti interni; la stessa cosa è stata fatta anche presso l’Unità spinale di Montecatone in provincia di Imola da parte di tecnici della ASD Bologna Flying Disc”.
Questa disciplina si è dimostrata abbastanza facile da apprendere e a differenza di altri sport dove a volte il gesto tecnico può essere uno scoglio nei primi momenti, così non è stato per l’Ultimate, che risulta divertente e giocabile fin da subito. Con la fine delle restrizioni anti Covid, le lezioni individuali hanno lasciato il posto al gioco d’insieme.
Spiega ancora Alessandro: “Sono state coinvolte persone con la quali giocavo già a pallavolo presso l’A.S.D. AUSportiva , ma anche compagni di squadra di rugby e altri poi da varie parti. I giocatori normodotati che ci danno una mano arrivano dall’associazione sportiva di Como di cui faccio parte, la Frasba dal Lac, ma la maggior parte sono milanesi e arrivano dalla società Flying disc Martesana. Tutta gente con cui io ho giocato per anni l’ultimate tradizionale condividendo la nazionale e diversi tornei importanti. Con tutti loro abbiamo iniziato a fare i primi allenamenti e creare la prima vera e propria squadra a fine aprile di quest’anno “.
Uno sport in continuo divenire, che allarga le sue conoscenze. Grazie alla presidente dell’Associazione Ultimate Torino (AUT) Giulia Ferrari sono stati coinvolti dei giocatori di tennis e basket in carrozzina, che si sono dimostrati interessati alla disciplina. Si sono svolti tre raduni con milanesi e torinesi insieme e nei prossimi mesi è previsto che AUT continui con delle lezioni a Torino per chiunque voglia approfondire la conoscenza.
“Abbiamo fatto due raduni a Torino, uno iniziale molto alla mano in un’area Park, seguito da un altro più strutturato in una palestra. Il terzo, al Palazzetto dello sport di Gerenzano, è stato il raduno più allargato, dove oltre alla squadra di Milano hanno partecipato i giocatori di tennis e di basket in carrozzina”.
Il torneo che si svolgerà a Lignano tra il 29 settembre e il 1° ottobre è ufficialmente il primo mondiale di Ultimate in carrozzina, in Europa perché praticato da più nazioni e in particolare in Italia, grazie al crescente fermento delle realtà di Milano e Bologna.
“Dopo le risposte positive da varie federazioni, che hanno contribuito alla fiducia sulla fattibilità dell’evento, sono arrivate successivamente alcune defezioni, portando a un mondiale più ridotto, con quattro squadre di cui due italiane, la nazionale tedesca e una squadra internazionale composta per lo più da giocatori giapponesi.
Attualmente l’Ultimate in carrozzina viene praticato con regolarità in pochissimi Paesi: Stati Uniti e Canada (che purtroppo non sono riusciti ad organizzarsi in tempo per il mondiale) e Giappone. Esistono poi progetti iniziati e attualmente in standby, come in Francia e timidi segnali di interesse in altri Paesi, come ad esempio la Colombia.
L’obiettivo della federazione mondiale WFDF è incentivare la pratica delle discipline col disco in carrozzina, non solo Ultimate ma anche Disc Golf, ecc.
Sempre Alessandro racconta: ” In Italia cercheremo di coinvolgere o creare altre realtà oltre a quella milanese; è uno degli sport adattati più inclusivi che conosca e ha un’elevata giocabilità già dopo pochi minuti di prova. Ho grandi speranze che possa coinvolgere sempre più persone e diventare una disciplina di primo livello”.
Foto di Andrea Mancuso