Di fronte alle forti migrazioni per motivi bellici/politici/climatici/economici che interessano tutto il pianeta, Trieste non riesce a rispondere in modo minimamente corretto, né lo fa l’Italia nel suo insieme. Se però in altre regioni italiane le istituzioni, il volontariato e singole cittadine e cittadini riescono a rispondere anche a situazioni molto faticose (come è il caso degli ultimi giorni a Lampedusa), Trieste brilla per assenza e indifferenza. Il Comune non ha fatto e non sta facendo niente per le centinaia e centinaia di persone migranti che da anni e mesi passano in Piazza della Libertà: in inizio estate l’attuale amministrazione aveva promesso un (1) bagno chimico (cioè niente!) Ma nemmeno questo è stato realizzato. Se non fosse per la generosità e la professionalità di alcune/i volontarie/i (Linea d’ombra, per il caso specifico della piazza), che noi sosteniamo con le poche forze che abbiamo, la situazione sarebbe più grave di quella che è. Però dal 13 settembre è stato mandato l’esercito. A far cosa? Ad aiutare, a soccorrere, a curare? No, a sorvegliare, a controllare, a espellere. Il militarismo come risposta a un’emergenza umanitaria non è la soluzione, anche se può far contenti gli attuali governanti e la parte di città (minoritaria) che li sostiene. Il giudizio su questa giunta, da parte di ogni cittadino e cittadina che ha un cuore, è di condanna radicale. A nostro parere serve una svolta nella gestione dei flussi migratori, all’interno di una globale conversione economica, sociale ed ecologica, nel rifiuto delle guerre. L’Unione Europea, l’Italia e Trieste hanno le capacità e le risorse economiche e intellettuali per un’accoglienza degna di questo nome: questi sono i valori più profondi dell’Occidente che vorremmo veder praticati, mentre a Palazzo Chigi e qui nel palazzo del Comune si straparla ossessivamente di “identità” e di “superiorità”. Come negli anni Trenta del secolo scorso, a pochi giorni dall’anniversario delle leggi razziali antiebraiche del fascismo, 18 settembre 2023.
PRC-Federazione di Trieste
(nella foto: un gruppo di migranti in una recente manifestazione in Piazza della Liberta, davanti alla stazione di Trieste)