Saranno circa settanta gli “speaker” [1] che forniranno un proprio contributo divulgativo al Privacy Week che si svolge a Milano – e in diretta streaming – dal pomeriggio di lunedì 25 fino a venerdì 28 settembre prossimi. Tra loro, giornalisti, esperti informatici, giuristi, docenti universitari e persino dei finanziari del gruppo Privacy.

Tra i nomi più noti, Maximilian Schrems [2] e Patrick Breyer (parlamentare europeo del Partito Pirata – Gruppo Verdi/ALE).

Il primo avvocato noto per le campagne contro Facebook per le sue violazioni della privacy, comprese le violazioni delle leggi europee sulla privacy e il presunto trasferimento di dati personali alla National Security Agency (NSA), il secondo impegnatissimo in Parlamento a difesa della privacy dei cittadini europei e tra l’altro membro attivo dell’ONG Arbeitskreis Vorratsdatenspeicherung (Gruppo di lavoro sulla conservazione dei dati), autore del blog “Daten-Speicherung.de – minimi dati, massima privacy”.

Il programma degli streaming del Privacy Week di Milano

Il programma dei brevi seminari è vastissimo [3].

Tra i tanti, è possibile segnalare ( tutti segnatamente di circa venti minuti ):

  • Sovraesposizione e controllo, le due derive per i minori on line” ( 25 settembre, streaming ore 14:15 );
  • L’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe portare alla scomparsa di molti posti di lavoro” ( 25 settembre, streaming ore 14:15 );
  • Smart City e città da 15 minuti. Una nuova frontiera della sorveglianza?” ( 26 settembre, streaming ore 14:00 );
  • Cittadinanza digitale e social scoring: la Cina è vicina?” ( 26 settembre, streaming ore 14:20 );
  • Lotta al crimine e intelligenza artificiale” ( 26 settembre, streaming ore 14:40 );
  • Smart Home: lo sai cosa ti metti in casa?” ( 26 settembre, streaming ore 15:30 );
  • La dematerializzazione del portafoglio tra identità e denaro” ( 27 settembre, streaming ore 12:20 );
  • “AI ACT i pro e i contro” ( 28 settembre, streaming ore 14:30 ).

Dai titoli è facile comprendere la delicatezza dei temi e la loro connessione con l’espressione dei diritti umani e delle libertà individuali dei cittadini.

Un tema verso il quale è sensibile solo la sinistra (vedi il deputato Maurel di LFi in Francia).

Sul sito di Privacy Week è possibile rivedere i dibattiti del 2022 [4].

Qui tra l’altro, appaino di maggiore interesse:

Tutto interessante, ma è presente una contraddizione nel Privacy Week: per assistere ai seminari in streaming è necessario comunicare agli organizzatori la tua email.

Fonti e Note:

[1] Privacy Week, “Speaker 2023”.

[2] Amazon Music, “Max Schrems, storia di dati, social e libertà” (podcast, 27 minuti)

[3] Privacy Week, “Programma 2023”.

[4] Privacy Week, “Edizione 2022”.