I 471 sopravvissuti, tra cui 173 minori non accompagnati e 7 donne incinte salvati dalla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici senza Frontiere, sono sbarcati a Brindisi, il luogo sicuro assegnato dalle autorità italiane dopo le operazione di salvataggio avvenute lo scorso sabato scorso. Lo annuncia la Ong su twitter.
Da Sea Watch arrivano notizie di respingimenti sventati ed eseguiti:
“Grazie all’aiuto di Pilotes Volontaires, Aurora, la nave veloce di Sea-Watch, ha sventato un respingimento illegale della cosiddetta Guardia Costiera libica, riuscendo a salvare circa 40 persone da una barca di legno. Ora è diretta a Pozzallo, il porto assegnato (a 370 km) dalle autorità italiane.
Per altre persone siamo arrivati troppo tardi: erano già state catturate ed erano a bordo della nave della cosiddetta Guardia Costiera libica che le riporterà illegalmente indietro. La motovedetta ha cercato di intimidirci e ha recuperato i motori della barca di legno.
Le persone soccorse, adesso al sicuro su Aurora, hanno raccontato che la scorsa notte quattro persone che erano a bordo della barca sono cadute in mare e sono scomparse tra le onde”.