Marocco
È stata registrata ieri una seconda scossa di terremoto di 4,2 gradi, che ha diffuso paura e spavento tra la popolazione.
Il numero degli sfollati senza tetto è salito a 300 mila persone, la maggior parte nella città di Marrakesh.
Il numero delle vittime è salito fini alla mezzanotte di ieri a 2122, ma il numero salirà ulteriormente perché molte zone montagnose non sono state ancora raggiunte dai soccorsi, per la distruzione delle strade e dei sentieri.
I timori riguardano prevalentemente il meteo, perché nelle zone montagnose con l’arrivo della stagione invernale cade la neve e le temperature scendono sotto zero.
La solidarietà dei cittadini delle zone vicine non colpite è stato un elemento di soddisfazione: migliaia di persone hanno donato il sangue e mandato aiuti soprattutto cibo e acqua, coperte e materassi da campo.
Si sono svolte le cerimonie dei funerali dei morti e in tutte le moschee del Marocco sono state compiute le preghiere dell’assente.
Le operazioni di soccorso continuano 24 ore al giorno e nelle prime ore di stamattina è stato salvato un uomo da sotto le macerie della propria casa in un villaggio di montagna.
La maggior parte delle case dei villaggi sono di un solo piano, ma il numero dei morti è stato alto a causa dell’ora tarda nella quale è avvenuto il sisma, le 11 di sera mentre la gente era già a letto.