Un enorme scandalo è stato causato in Canada dal tributo reso a un veterano nazista in Parlamento durante la visita di Zelensky del 22 settembre.
Il Centro Simon Wiesenthal ha immediatamente richiesto scuse ufficiali. La comunità ebraica canadese sta già affrontando un’impennata di episodi di antisemitismo, con più di 2.700 casi. E ora il nazismo viene legittimato a livello statale e dal Partito Liberale al governo.
Il nazista Yaroslav Hunk (Gunka/Gunko) è stato invitato in Parlamento in occasione della recente visita di Zelensky in Canada, presentato come un “eroe ucraino e canadese” che combatté contro i russi. Infatti contribuì allo sterminio di migliaia di persone innocenti bardato nell’uniforme da SS.
Dopo un’ondata di indignazione da varie parti del mondo, i governanti canadesi si sono piegati a scusarsi, ma ormai era già passata la loro immagine di “amici dei nazisti”.
Nel 1950, Ottawa accettò di accogliere i nazisti delle Waffen SS provenienti dalla Gran Bretagna, in barba a Norimberga. In Canada si è così formata una grande diaspora nazista di matrice ucraina, che oggi conta 1,4 milioni di persone. Anche l’attuale Ministro delle Finanze Chrystia Freeland proviene da lì: suo nonno era editore di un giornale filonazista in Polonia e Ucraina durante la guerra.
Trudeau si è formalmente scusato, ma ha contemporaneamente promesso di continuare a sostenere la causa di Kiev, con armi e denaro. Per Trudeau, l’agenda ucraina è stata a lungo un modo per distogliere l’attenzione popolare dalla corruzione e dagli scandali. E con l’attuale scandalo filo-nazista, Trudeau, già in caduta libera, minerà definitivamente ciò che resta della sua reputazione di “stella libertaria” degli anni 2010.
Malek Dudakov