Abbiamo sentito Fabio Cermenati, Segretario regionale di Fast-Confsal, per capire le ragioni dello sciopero di lunedì prossimo dei lavoratori GTT
Perché scioperate lunedì prossimo? Quali sono i problemi?
Lunedì scioperiamo perché le condizioni in GTT peggiorano di giorno in giorno.
Denunciamo il fatto che per un autista è ormai impossibile prendere anche solo un giorno di ferie, o ad esempio accedere ad una pratica di senso civico come una donazione di sangue perché non viene concesso il giorno per andare. Questo a causa del fatto che siamo fortemente sotto organico.
Denunciamo che la “preconoscenza” ovvero l’informazione al lavoratore sul turno assegnato, sia sempre piena di ballottaggi, in alcuni casi con degli escamotage arrivano di fatto a non garantire per un mese la conoscenza dei turni. Si tratta di una modalità difforme da quella che dovrebbe essere una condizione che consente la conciliazione tra vita e lavoro.
In questa azienda non c’è alcuna possibilità di discutere: non accettano il confronto sul merito. Noi abbiamo delle proposte che consentono di migliorare le condizioni di lavoro del personale viaggiante, che in alcuni casi ovviamente richiedono un investimento come quello delle assunzioni. Se poi si perdono corse per mancanza di autisti, o vengono effettuate da autisti che lavorano in orario straordinario, noi riteniamo che sul lungo termine il costo aumenti.
C’è un problema legato alla sicurezza: le aggressioni agli autisti stanno aumentando in maniera assolutamente incisiva.
C’è una richiesta chiara che facciamo sia alla proprietà, quindi al Comune, sia all’azienda: di assumersi un impegno scritto e vincolante, che attesti che non si eserciterà l’opzione del full service (servizio esternalizzato, n.d.r.) per le manutenzioni dei nuovi mezzi, perché se dovessero esercitare questa funzione, significherebbe la dismissione delle officine per i bus.
C’è un problema oggettivo e complessivo quindi, di sicurezza, qualità della vita e garanzia occupazionale, quindi del futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.
Su questi temi noi abbiamo chiesto un confronto con l’azienda, non intenzionata ad aprire nulla rispetto al merito delle nostre proposte, pertanto chiederemo alla proprietà di discutere queste proposte. Di capire se vengano ritenute o no di buon senso. Proposte che hanno un duplice obiettivo: di tutelare la salute, la qualità della vita, il futuro dei lavoratori di GTT, conciliandolo con la migliore erogazione del servizio.
Voci di corridoio lasciano trapelare che voi, con le vostre rivendicazioni, state creando un danno agli utenti, danneggiando il servizio pubblico del quale hanno diritto ad usufruire. Cosa rispondete a queste accuse?
Se le nostre rivendicazioni venissero accolte porterebbero ad una migliore erogazione del servizio. E’ quindi l’esatto contrario.
Noi ci rendiamo conto che lo sciopero pesa anche sugli utenti, ma siamo assolutamente sicuri che con una manutenzione più efficiente e con un maggior numero di autisti, il servizio sarebbe sicuramente migliore.
Confidiamo che dopo questo sciopero la proprietà e l’azienda decidano di intraprendere la strada del dialogo. L’attività dei sindacalisti è quella di trovare degli accordi per risolvere i problemi, ma purtroppo non siamo in grado di trovarli se non abbiamo un interlocutore che si siede al tavolo con noi.