Oggi Giorgia Linardi, portavoce di SeaWatch, è stata audita presso la Commissione per i Diritti dell’Uomo del Parlamento Europeo.

In questa occasione, abbiamo denunciato le politiche di criminalizzazione della solidarietà e di esternalizzazione delle frontiere di Italia e UE.

Abbiamo illustrato alla Commissione che proseguire con l’approccio del decreto Piantedosi “porterà entro la fine dell’anno a una drastica riduzione, o addirittura alla scomparsa, delle navi civili di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale”.

Ciò che sta accadendo nel Mediterraneo Centrale è inaccettabile.
“Il diritto internazionale viene stravolto al punto da criminalizzare il dovere di soccorso e istituzionalizzare l’omissione di soccorso” .

Lo abbiamo visto durante l’ultima missione di #Aurora con la richiesta delle autorità italiane di coordinarsi con la Tunisia per portare lì i naufraghi soccorsi: “un tentativo di legittimare l’accordo UE-Tunisia compensando la sua debolezza politica con l’istituzione di pratiche pericolose in mare”.

Le politiche di esternalizzazione portate avanti da Italia e UE “hanno dato la possibilità alla Tunisia di utilizzare la migrazione come elemento di pressione tradendo i valori fondanti delle democrazie comunitarie attraverso accordi sporchi”.

Abbiamo chiesto al Parlamento Europeo di agire per fermare la criminalizzazione della solidarietà, assicurare una missione SAR europea, monitorare la situazione in Tunisia e Libia per evitare che le politiche UE comportino respingimenti illegali e monitorare l’operato di Frontex.