Dopo quasi 40 ore, il fermo di polizia della giornalista Ariane Lavrilleux è stata revocato mercoledì sera. La marsigliese ha annunciato sul suo account X: “Sono libera, grazie mille per il vostro sostegno!”
Immediatamente dopo il suo fermo giornalisti e persone comuni si erano radunate per protestare contro l’evidente intimidazione di una giornalista scomoda, sottolineando il tema della libertà di stampa.
Martedì mattina, la sua casa di Marsiglia era stata perquisita a lungo da agenti della DGSI (agenzia di intelligence nazionale francese). “Viene trattata come una criminale quando tutto ciò che ha fatto è il suo lavoro”, ha dichiarato indignato Disclose, media per il quale ha pubblicato una serie di inchieste sul coinvolgimento dello stato francese nell’esecuzione di civili sotto la dittatura del generale Al Sissi in Egitto e sulla vendita di armi ed equipaggiamenti militari a Paesi come Russia, Libia e Arabia Saudita.