Mentre tre navi umanitarie sono bloccate a Lampedusa, Salerno e Carrara per aver effettuato salvataggi multipli, altre ricevono l’assistenza della Guardia Costiera italiana. In questa politica contraddittoria, in cui le Ong sono un giorno alleate a cui chiedere aiuto e quello dopo complici dei trafficanti da punire, una cosa è certa: “Il Mediterraneo senza soccorsi è una trappola mortale. Dicevano di voler bloccare le partenze e invece sanno bloccare solo le navi di soccorso, rendendo ancora più pericoloso il viaggio di chi fugge” come denuncia Sea Watch.

Un’incoerenza evidenziata da quanto accaduto oggi alla nave Humanity 1 della Ong tedesca SOS Humanity, che riferisce su twitter: “A mezzogiorno, l’equipaggio ha individuato un gommone in difficoltà. Con il coordinamento delle autorità italiane lo ha stabilizzato e ha fornito alle 10 persone a bordo giubbotti di salvataggio, cibo e acqua. Il gommone stava andando alla deriva tra la Sicilia e la Tunisia, da cui era partito tre giorni prima. Un paio d’ore dopo la Guardia Costiera italiana ha preso a bordo i naufraghi, dirigendosi verso Pantelleria. La Humanity 1 continua il suo viaggio verso il lontanissimo porto di Livorno, con le 57 persone salvate il 23 agosto.

Foto di SOS Humanity

Giornata di salvataggi anche per altre due Ong: “Il team della Ocean Viking ha salvato oggi 272 naufraghi da tre imbarcazioni in difficoltà nella zona Sar libica. Tra loro ci sono persone di 23 nazionalità, 32 minori non accompagnati, 9 neonati e 5 persone con disabilità. Sono in corso consultazioni mediche a bordo” annuncia su twitter SOS Mediterranee. E Medici senza Frontiere riferisce di aver soccorso con la Geo Barents 168 persone – il 65% delle quali costituito da minori non accompagnati. I naufraghi erano a bordo di due gommoni sovraffollati e anche in questo caso le due operazioni di salvataggio sono avvenute nella zona Sar libica. Poco dopo è stata avvistata una motovedetta della Guardia Costiera libica, che ha riportato con violenza altri migranti in Libia. La Geo Barents si sta dirigendo verso il porto di Brindisi, assegnato dalle autorità italiane.

I cinque soccorsi effettuati faranno scattare anche in questo caso la trappola del blocco amministrativo delle navi?