Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Giuseppe Di Vittorio.
Casualmente governo e opposizione parlamentare si incontreranno proprio in questo anniversario. Doveroso ricordare che nel 1954, da parlamentare del PCI, l’allora segretario generale della CGIL propose di istituire per legge un salario minimo. La sua proposta era molto simile alla legge di iniziativa popolare su cui noi di Unione Popolare stiamo raccogliendo le firme. Infatti Di Vittorio proponeva – come facciamo noi – che il salario minimo fosse agganciato all’inflazione e quindi con un meccanismo di recupero automatico del potere d’acquisto. Purtroppo la proposta delle opposizioni non contiene questo elemento fondamentale forse perchè il centrosinistra ha condiviso con la destra negli ultimi decenni la scelta di mantenere bassi i salari eliminando la scala mobile che fu una proposta e una conquista di Giuseppe Di Vittorio.
Anche l’altra grande proposta di Di Vittorio, lo Statuto dei Lavoratori, è stato smontato con azione bipartisan. Il risultato è che oggi abbiamo milioni di lavoratrici e lavoratori precari, l’età pensionabile più alta d’Europa e siamo l’unico paese Ocse dove i salari sono diminuiti negli ultimi 30 anni.
Al governo ci ritroviamo gli eredi di quei fascisti che contro i braccianti e gli operai scatenarono la più violenta repressione e costrinsero Di Vittorio all’esilio. Non ci stupisce che dicano che il salario minimo non serve. Non ci convince la proposta delle opposizioni non solo per l’ammontare oggettivamente basso, ma soprattutto perchè non prevede l’aggancio all’inflazione e soprattutto mette a carico dello Stato gli aumenti.
Noi di Rifondazione Comunista in questa giornata ricordiamo Giuseppe Di Vittorio come comunista democratico, combattente antifascista, padre della Costituzione, eroe della classe lavoratrice alla cui emancipazione dedicò tutta la sua esistenza.
Per ricostruire la sinistra in Italia bisogna riprendere la strada tracciata da Giuseppe DI Vittorio, quella che il centrosinistra ha smarrito dagli anni ’90.
Invitiamo cittadine e cittadini a firmare la nostra legge di iniziativa popolare #10èilminimo presso il proprio comune o ai banchetti che stiamo organizzando in tutta Italia.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. coordinamento di Unione Popolare