In prossimità del primo avversario della morte di Zina Mahsa Amini in un commissariato di polizia a Teheran (16 settembre 2022), le autorità iraniane stanno compiendo restrizioni e arresti.

Secondo fonti delle associazioni iraniane per i diritti umani, con sedi all’estero, nel mese di agosto sono stati arrestati 11 persone tra i parenti delle vittime uccise durante i moti di protesta dello scorso anno.

Tra gli arrestati degli ultimi giorni vi è il famoso cantante Mahdi Yarrahi, per aver pubblicato una canzone che inneggia alla libertà delle donne di tenere il volto scoperto (Ascolta) e la giornalista Nazila Maroufian, per aver passeggiato nelle strade di Teheran a volto scoperto. È la quarta volta che la giovane giornalista venga arrestata per la sua disobbedienza civile contro il copricapo. L’ultima volta è avvenuta due settimane fa, il 14 agosto. L’arresto di ieri è avvenuto a casa sua e in modo molto violento, con irruzione degli agenti nel suo appartamento sfondando la porta. Condotta davanti al tribunale, è stato decretato il suo arresto immediato in attesa di indagini. La prova della sua “colpevolezza” è una serie di fotogrammi delle videocamere disseminate nelle strade e piazze della capitale.