Ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Edvino Ugolini: ecco il disegno del suo volo libero.

Questa la sua Biobibliografia, tratta dal libro POESIE SPARSE – POEZII RISIPITE

(Editura academiei internationale orient – occident) Bucuresti – Romania 2012


Poeta, saggista, traduttore, editorialista, Edvino Ugolini è nato il 28 giugno 1950 a Trieste.

Ha conseguito gli studi liceali, della facoltà di Lettere all’Università di Francoforte in Germania, e a Bologna. Ha lavorato a lungo come insegnante di tedesco in varie scuole di Trieste, e come traduttore e insegnante privato di tedesco a Milano. Negli ultimi anni ha lavorato come operatore amministrativo in Regione e allo sportello del Lavoro alla Provincia di Trieste.

È fondatore della Rete Artisti contro le guerre (2004) della associazione culturale Vortici (2004) e dell’associazione culturale Penombre (2005). È stato un importante attivista italiano per la Pace, sia attraverso la militanza nonviolenta che animando i viaggi di solidarietà e cooperazione in Turchia/ Kurdistan, Palestina/ Israele, Libano, Bosnia, Sahara occidentale ed altri luoghi ancora. E sostenendo fattivamente la causa dei migranti. Ha promosso innumerevoli iniziative in città, collaborando tra l’altro alle Marce per la pace che ogni 1º gennaio promuove il Comitato Pace “Danilo Dolci”, ai festival multiculturali organizzati dal Movimento Umanista e alla prima Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza nel 2009, curata da Mondo senza Guerre e senza Violenza.

Ha curato ed è presente coi versi, in antologie come: Itinerari inediti, Hammerle editori Trieste 2002; Percorsi a Nord-est, Hammerle editori 2003; Trieste european poetry (Trieste poesia europea) Hammerle editori 2004; Cuori migranti, editrice Cacit 2007; Paesaggi di resistenza, Hammerle editori 2008; Migrazioni e paesaggi urbani, editrice Cacit 2008; I colori della pace, Ibiskos edizioni 2008; Sul sentiero Rilke, Autoedizioni versitudine 2009; L’impoetico mafioso, CFR edizioni 2010; Gli araldi della poesia, Mago editore 2011.

La sua poesia è stata ricompensata con innumerevoli premi letterari tra i quali ricordiamo: Premio internazionale Il poeta e la pace, festival di poesia di Trieste 2004.

Il poeta americano Jack Hirshman ha tradotto, pubblicato e presentato negli Usa il suo volume di liriche Incandescences.

Inseriamo qui un verso di Hirshman dedicato ad Edvino :

La rinascita e l’illusione

La sconfitta e la rivincita

Il sentimento solidale

Verso i più deboli

Destini diversi uniti

In un gesto di tenero affetto

 

Ugolini ha partecipato al Festival internazionale di poesia di Sarajevo nel 2002. A Scritture di frontiera a Trieste nel 2002 e 2003, a Trieste poesia nel 2004, alla fiera del libro di Torino, dov’è stato lanciato il volume Poesie sparse nel 2009. Eccolo nel corso di un intervento al Forum nazionale Pace di Roma nel 2012.

doto di Carla Sordoni

Questa la sua produzione bibliografica:  Vita e morte, Nuovi autori Trieste 1983, Bagliori, Giacomini editore Udine 2000, Poesie ribelli, Multimage Firenze 2001; Intrecci, Multimage Forenze 2003; Incandescences (trad. J. Hirshman) Marimbo Berkeley 2004, Poesie sparse, editrice Tespi Roma 2009; Poesie sparse / Poezii risipite, Accademia internazionale oriente – occidente Bucarest 2012.

Gabriella Valera Gruber ha scritto una bella prefazione al libro Poesie sparse intitolata:

E iniziò una nuova primavera – Il grido della speranza nella poesia di Edvino Ugolini.

Eccone un estratto accompagnato da liriche di Edvino.

 

È un grido di dolore la prima poesia di questo libretto, dalle immagini vivide, dal sentimento sincero, dal pensiero nudo. Un grido di dolore che si leva nel contesto di una quotidianità amara, quel “son de mar” o voce del mare che accompagna la vita della cittá e dei suoi abitanti, come a rassicurarli di un’appartenenza, di un’affettuosa consuetudine sottolineata nel testo dal titolo, unica espressione in dialetto di tutto il libro. Ma è proprio in fondo a questo mare che i cuori disperati dei migranti perdono le proprie speranze.

 

SON DE MAR

Suoni di paesi lontani

portati dal vento

sulle nostre sponde

cuori disperati

in balia degli elementi

per finire con

le proprie speranze

in fondo al mare

Quando parla dei bambini – continua Gabriella Valera – Ugolini usa parole di infinita tenerezza (i loro occhi sono come “confetti rosa”) e ripete il loro destino di tornare ad essere per il mondo una nuova primavera. Il libro Poesie sparse si chiude con una poesia di speranza, una parabola dai toni profetici e dai colori contrastanti.

 

UN MONDO PER TUTTI

Dalle fosse

uscirono i predoni

per ricominciare

l’arcano gioco

e la gente fuggì

lasciando case e culle vuote.

Solo il vecchio rimase

e quando arrivarono gli sgherri

putrefatti di malvagità

lo sguardo divenne argenteo

e la forza del suo spirito

traboccò in mille rivoli.

Volete la vita ?

Non potete averla

giacchè siete morti

e il male che voi

siete venuti a portare

non ve la può ridare.

Andate dunque

e portate con voi

la vostra crudeltà

lasciate il giorno ai giusti

e la notte agli stolti

non tornate

il vostro viaggio

non sarà mai finito

ma lasciate che tornino i bambini

che possano vivere la loro primavera

e la loro estate da uomini liberi.

E così fu.

Le orde lasciarono il campo

e svanirono

in una nube di vite dissolte.

Tornarono i bimbi con le loro madri

e iniziò una nuova primavera.

 

 

 

Edvino è qui ritratto mentre recita dinanzi al Monumento per i caduti della Resistenza a Sant’Anna il 25 aprile. Il suo impegno civile l’ha portato a collaborare ad iniziative di convivenza tra italiani e sloveni e ad essere tradotto in romeno, inglese e sloveno oltre che tedesco. Qui di seguito una poesia bilingue, tradotta in sloveno da Jolka Milič di Sežana.

 

In ricordo di Danilo Dolci – V spomin na Danila Dolcija

 

A DANILO – DANILU

 

Caro poeta e compagno    – Dragi pesnik in tovariš,

io ero troppo piccolo          – jaz sem bil premajhen,

quando tu andasti via.       – ko si odšel

verso i lidi del sud.             – v južne kraje.

Scegliesti la lotta                – Izbral si boj,

forse fuggivi da qualcosa.  – morda si bežal pred stvarmi,

ma il tuo esempio.              – vendar tvoj zgled

rimane vivo                         – ostaja živ

per tutti gli uomini               – za vse ljudi,

che credono nella libertà    – ki verujejo v svobodo

e nella poesia                     – in poezijo.

 

Alessandro Capuzzo