Una delegazione internazionale di 30 ambasciatori e diplomatici internazionale ha visitato Jenin, per rendersi conto delle distruzioni compiute dall’esercito israeliano. Particolarmente impressionante l’attacco premeditato contro le strutture sanitarie: ospedali ed ambulatori sono stati colpiti da proiettili e parzialmente demoliti dalle ruspe, rendendoli inservibili.
Un portavoce dell’UE ha detto che le strade principali della città sono state distrutte, danneggiando la rete idrica ed elettrica. La popolazione del campo tornata nelle proprie case è senza acqua e viene rifornita con le autobotti. “E’ un uso sproporzionato della forza, una punizione collettiva da parte della potenza occupante”. Dopo la pubblicazione dei risultati della visita, alla quale hanno partecipato rappresentanti dell’ONU, il Segretario Generale Guterres ha condannato l’uso sproporzionate della forza. Il rappresentante israeliano al Palazzo di vetro ha avuto l’ardire di chiedere le urgenti scuse per queste accuse. Il portavoce del segretario ha detto che le dichiarazioni vengono confermate; è Israele che deve rivedere le sue politiche.
In tutta la Cisgiordania proseguono i rastrellamenti dell’esercito israeliano nelle città e nei villaggi palestinesi, con arresti e scontri con i giovani che lanciano pietre. I coloni hanno invaso i terreni agricoli a nord di Al-Khlail, incendiando 50 olivi.