Dal 1° al 6 agosto si svolgerà la terza edizione dell’Ostuni Climate Camp a Cala dei Ginepri, Costa Merlata (Brindisi). L’iniziativa, incentrata sulla gravissima crisi climatica in atto, è promossa dalla Campagna nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile, Confederazione COBAS, Movimento NOTAP/NOSNAM della Provincia di Brindisi e  Emergenzaclimatica.it.

Gli eventi meteo estremi, quali alluvioni e ondate di calore, stanno diventando sempre di più una “nuova normalità”, provocando morti ed enormi danni al territorio e all’economia. Nonostante che il mondo scientifico continui a lanciare allarmi sul riscaldamento globale e sulla necessità di abbandonare da subito l’utilizzo dei combustibili fossili, il Governo italiano ha imboccato la strada opposta, varando un antistorico “piano Mattei” tutto incentrato sullo sviluppo di infrastrutture per il gas e il petrolio e nuove trivellazioni in mare e sulla terraferma.

L’obiettivo del Governo Meloni – mentre tutte le previsioni danno in calo il consumo di gas in Italia e in Europa – è quello di trasformare la nostra penisola in un anacronistico “hub del gas”. A questo scopo sono stati imposti due nuovi rigassificatori della Snam a Piombino e a Ravenna e altri impianti di rigassificazione sono in programma a Gioia Tauro, Porto Empedocle e Porto Vesme.

Nuovi depositi di GNL (Gas Naturale Liquefatto) sono previsti in diversi porti italiani. E’ stato inoltre autorizzato il mega gasdotto Linea Adriatica della Snam di 430 chilometri da Sulmona a Minerbio, con centrale di compressione a Sulmona. Il Governo, sempre più chiaramente al guinzaglio delle grandi compagnie del settore fossile, punta inoltre al raddoppio del TAP, al nuovo gasdotto EastMed Poseidon dal Medio Oriente e a un nuovo metanodotto dall’Algeria alla Sardegna, mentre è allo studio anche un nuovo gasdotto da Barcellona a Livorno. A tutte queste opere, utili solo per i profitti di ENI e di SNAM ma che saranno pagate dai cittadini italiani, va aggiunto anche il grande idrogenodotto SoutH2 Corridor dall’Italia alla Germania. Si tratta di una grande quantità di opere fossili che sottrarranno risorse preziose al nostro Paese e all’Europa e che invece servirebbero per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, le quali rappresentano l’unica soluzione se vogliamo salvare il clima e con esso la vita sul nostro Pianeta.

Dopo le manifestazioni promosse dalla Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile a Piombino, Cagliari, Napoli e Ravenna, l’Ostuni Climate Camp è una importante occasione per riflettere sulla situazione in atto e per programmare le iniziative dei prossimi mesi.

Il  1° agosto si parlerà delle grandi opere inutili, come tra l’altro il Ponte sullo Stretto e la TAV; Il 2 agosto si affronterà il rapporto tra acqua, energia e clima; il 3 agosto la discussione sarà incentrata su metano, GNL, trivelle, idrogeno,  PNIEC, fonti rinnovabili e comunità energetiche; il 4 agosto al centro del dibattito sarà un tema di grande attualità: il rapporto tra guerra ed energia; Il 5 agosto è dedicato all’assemblea nazionale della Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile: fase attuale e prospettive di lotta; il 6 agosto, anniversario della bomba di Hiroshima, mobilitazione contro la guerra e il nucleare.

Ogni sera sono in programma spettacoli ed eventi culturali a cura di Teatri Urbani Organizzati e Lavoratori Autorganizzati dello Spettacolo Cobas Puglia.

Per contatti e partecipazione: www.ostuniclimatecamp.wordpress.com