Lunedì 10 luglio 2023 dalle 18 alle 21
Cascina Torchiera, Piazzale Cimitero Maggiore 18, Milano
Evento di Stop Border Violence e Le Veglie contro le morti in mare
Riprendiamoci l’Europa!
L’Unione Europea si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà”, recita il preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Da anni, tuttavia, assistiamo alla continua e sistematica violazione di questi principi. Ne sono innegabili esempi la militarizzazione ed esternalizzazione delle frontiere interne ed esterne, i respingimenti brutali e le violenze perpetrate nell’ambito degli Stati membri e nei Paesi terzi con cui l’Europa ha stretto accordi per impedire l’ingresso nel proprio territorio dei richiedenti asilo.
In Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna, come in Libia e Turchia, si verifica ormai da tempo l’impietosa sospensione dei diritti umani. Gli abusi e le violenze sono diventate il tratto dominante della governance europea nella gestione del fenomeno migratorio. Il nostro status di cittadini europei ci impone di agire per chiedere all’Europa di tornare a dare significato alle solenni parole sottoscritte nel 2000 a Nizza dai capi di Stato e di governo dei nostri Paesi.
È il momento di unire in un’azione politica comune tutti coloro che si oppongono alle violazioni dei diritti fondamentali, alle torture, agli abusi nei confronti di esseri umani inermi, colpevoli solo di cercare una vita dignitosa e una speranza per il futuro, lontani dai propri Paesi di origine.
Chiediamo all’Unione Europea:
- un’azione concreta tesa a garantire il pieno rispetto da parte dei suoi Membri dell’art. 4 della Carta UE dei diritti fondamentali, che prescrive l’obbligo non solo di repressione ma anche di prevenzione di atti di tortura, trattamenti disumani e degradanti nei confronti di TUTTI gli individui.
Chiediamo di proteggere le persone migranti o richiedenti asilo, attraverso:
- l’istituzione di meccanismi di monitoraggio volti a rilevare e fermare gli abusi dei diritti fondamentali e gli atti lesivi della dignità umana, tanto alle frontiere che nello spazio comune europeo
- il recesso, ovvero la NON stipulazione pro futuro di accordi internazionali in materia di contenimento dei flussi migratori con Stati terzi colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani
- la definizione di standard minimi di accoglienza validi per tutti i Paesi membri e per l’interno periodo di permanenza sui loro territori
- l’eventuale previsione di sanzioni specifiche in caso di violazione delle normative UE.
Grazie all’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), un milione di cittadini residenti in un quarto almeno degli Stati membri chiederanno alla Commissione UE un intervento legislativo. Abbiamo incentrato la nostra richiesta proprio sul rispetto dell’art.4 della Carta fondamentale dei Diritti Europei. Come cittadini europei diciamo basta alla negazione da parte dei nostri governi dei valori espressi nella Carta fondante dell’Unione.