Le grandi manifestazioni contro la legge ammazza-giustizia hanno costretto il premier Netanyahu ad una campagna mediatica rivolta al pubblico statunitense. In una serie di interviste a giornali e tv degli USA ha minimizzato gli effetti delle modifiche sulla struttura democratica dello Stato. “è una tempesta in un bicchiere, orchestrata per far cadere il governo eletto”.
Nel frattempo continuano le dichiarazioni di ufficiali in congedo sul rifiuto di rispondere alle chiamate in servizio. L’obiezione di coscienza è particolarmente sensibile tra gli ufficiali dell’aeronautica. Sul tavolo del premier sono arrivati nei mesi scorsi 4 rapporti dei diversi servizi di sicurezza sul pericolo di approvazione della legge per la tenuta delle istituzioni della difesa. Ma Netanyahu e la sua maggioranza hanno tirato dritto.