L’altro ieri, il 3 luglio, Julian Assange ha compiuto 52 anni e per festeggiare il giornalista australiano e co-fondatore di WikiLeaks ancora in prigione, si sono tenute manifestazioni di sostegno in una decina di località italiane . Tra le più originali sono state quelle di Roma e di Napoli, svolte con la partecipazione di un’associazione di “madonnari”, artisti di strada che hanno disegnato col gesso sul pavimento enormi ritratti di Julian.
Le altre località che hanno organizzato manifestazioni di vario tipo sono Padova (dove si è proiettato il film “Ithaca” di Ben Lawrence con spettatori venuti da tutto il Veneto, con un’introduzione di Enrico Ferri e un intervento in streaming della nota giornalista investigativa Stefania Maurizi), Reggio Emilia, Bari, Frosinone e Mantova. Inoltre, agendo per conto proprio, i “madonnari” hanno realizzato il volto di Assange anche a Borgoforte (in provincia di Mantova), a Veroli (in provincia di Frosinone) e a Ruvo di Puglia (in provincia di Bari).
Padova, proiezione del film “Ithaca” . Foto di Donatella Mardollo
A Roma il “madonnaro” Carmine Pistone, napoletano di 26 anni venuto nella capitale appositamente per l’occasione, ha disegnato un bel ritratto iperreale di Julian sulla via dei Fori Imperiali, mentre gli attivisti di Free Assange Italia distribuivano volantini (anche in inglese per i turisti), alzavano un enorme striscione con la scritta “Carcere duro alla libera informazione: free Assange!”, si “imprigionavano” in una cella due metri per tre come quella di Julian nella prigione londinese di Belmarsh e spegnevano le candele su una originalissima torta di compleanno che uno di loro aveva preparato (una crostata vegana senza cottura con farina di mandorle e di cocco e dentro un miscuglio di datteri e altri frutti).
In serata poi, gli assangisti romani hanno proiettato alla Casa del Municipio I il docufilm “Hacking Justice” di Clara Lopez Rubio e Juan Pancorbo, con discorsi introduttivi di Marianella Diaz di Free Assange Italia e Angelo Raffio dell’ANPI (sezioni Esquilino-Monti_Celio), co-organizzatori, Vincenzo Vita (articolo 21), Marco Beruggio (ReteNoBavaglio), Gianni Barbacetto (Il Fatto Quotidiano) e Tina Marinari (Amnesty International). L’ex-sindaco di Roma, Virginia Raggi, e lo scultore Davide Dormino erano tra l’ottantina di spettatori presenti in sala.
Foto di Patrick Boylan
A Napoli, sempre nel pomeriggio di lunedì scorso, Ylenia Rongo e Alessia Russano, due allieve della Scuola partenopea dei madonnari fondata nel 2007 da Gennaro Troìa, hanno disegnato il volto di Julian Assange sul pavimento di largo Enrico Berlinguer. Nel contempo, gli attivisti di Free Assange Napoli hanno distribuito volantini ai passanti e poi hanno inscenato una piccola pièce teatrale, “Julian Assange e i quattro fetentoni”, che narra la persecuzione di Julian da parte dei politici statunitensi Donald Trump, Joe Biden e Mike Pompeo e del re britannico Carlo III. Un video della pièce, anche sottotitolato in inglese, sarà diffuso a breve sui social media. La sera dalle 19.30, poi, presso l’ex ospedale militare a Pessoa Park, gli attivisti napoletani hanno allestito una mostra sulla storia di Julian Assange come contributo alla giornata di ricordo di Mario Paciolla, “Mario Day”.
“Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica anche con i nostri disegni”, hanno detto Ylenia e Alessia, le due allieve artiste di strada. “Il Madonnaro storicamente andava a riprodurre con il gesso la figura della Madonna e dei santi; poi si è aperto anche ad altri volti, ad esempio quello di Assange.” Perché Assange? “Perché lottare per la libertà di Julian Assange,” ha risposto l’attivista Nicola Angrisano di Free Assange Napoli, “significa lottare per quella di tutti noi nell’Occidente cosiddetto democratico. Assange ha passato il suo quarto compleanno nella prigione di Belmarsh, definita la Guantanamo del Regno Unito, e il suo unico reato è quello di aver fatto il bravo giornalista investigativo. Con WikiLeaks ha reso noto, grazie ai file anonimi fornitigli, i crimini delle guerre in Iraq e in Afghanistan da parte dei militari USA. Difendere Julian è difendere il nostro Diritto di sapere.”
Foto di Mauro Forte
I festeggiamenti per il 52° compleanno di Julian sono proseguiti anche il giorno dopo, martedì 4 luglio. A Perugia gli attivisti locali hanno proiettato il docufilm “Ithaca” alla nuova arena di Borgo di Collestrada. Il costituzionalista prof. Mauro Volpi ha introdotto la serata, conclusasi poi con le parole dello stesso Assange nella sua lettera a re Carlo III, nell’interpretazione dall’attore Mirko Revoyera: https://bit.ly/julian-3
Chicca della serata: un collegamento in diretta con il co-produttore del film e cognato di Julian Assange, Adrian Davant, che si è complimentato con gli oltre 100 spettatori presenti per il loro sostegno. “Il momento è cruciale, Julian potrebbe essere estradato negli USA da un giorno all’altro; soltanto una pressione massiccia da parte di persone come voi in tutto il mondo potrà far riflettere i governi USA e UK.”
Perugia, proiezione del film “Ithaca” . Foto di Nicoletta Bernardi