Avete notato,” disse John, “come i paesi chiamino le proprie armi ‘deterrenti nucleari sovrani’, ma chiamino quelle degli altri paesi ‘armi di distruzione di massa’?” Mi viene in mente questa citazione tratta da “Ghostwritten” di David Mitchell mentre leggo di come il presidente Biden ha difeso la sua decisione di fornire all’Ucraina munizioni a grappolo proibite, aggirando la legge degli Stati Uniti e violando il divieto internazionale sottoscritto dai suoi alleati della NATO.
Prima del summit della NATO dell’11 e 12 luglio a Vilnius, in Lituania, Biden aveva dichiarato: “Gli ucraini stanno esaurendo le munizioni” nella lotta contro le forze russe, e che si trattava di una mossa temporanea per sostenere l’Ucraina fino a quando la produzione di munizioni d’artiglieria convenzionali non potrà essere aumentata.
“È stata una decisione molto difficile per me, e tra l’altro ne ho discusso con i nostri alleati, ne ho discusso con i nostri amici del Congresso”, ha detto il presidente degli Stati Uniti in un’intervista con la CNN. “Gli ucraini stanno esaurendo le munizioni”, ha riportato il Washington Post. “E così, ciò che ho fatto alla fine, è stato accettare la raccomandazione del Dipartimento della Difesa di consentire questo periodo di transizione, non permanente”, ha aggiunto.
Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha evitato di rispondere a una domanda su quanto ritenga saggio che gli Stati Uniti forniscano queste armi all’Ucraina. “Spetta ai singoli alleati prendere decisioni sulla consegna di armi e forniture militari all’Ucraina”, ha detto Stoltenberg ai giornalisti presso la sede della NATO a Bruxelles. “Quindi questa sarà una decisione dei governi, non della NATO come alleanza.”
Il Washington Post ha aggiunto: “Gli ufficiali statunitensi hanno notato che la Russia ha utilizzato le sue munizioni a grappolo in Ucraina per gran parte della guerra. Anche gli ucraini le hanno utilizzate, e il presidente Volodymyr Zelensky ha spinto il signor Biden a fornirgliene di più per scacciare i russi che sono schierati nelle trincee e ostacolano la controffensiva dell’Ucraina.”
La BBC ha chiesto al Primo Ministro britannico la sua posizione sulla decisione degli Stati Uniti. Rishi Sunak ha sottolineato che il Regno Unito è uno dei 123 paesi che hanno aderito alla Convenzione sulle munizioni a grappolo, la quale vieta la produzione o l’uso di munizioni a grappolo e ne scoraggia l’uso.
La Ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha detto ai giornalisti che il suo paese ha un “fermo impegno” per cui certe armi e bombe non possono essere inviate in Ucraina. “No alle bombe a grappolo e sì alla legittima difesa dell’Ucraina, che riteniamo non debba essere effettuata con bombe a grappolo”, ha dichiarato.
Ma la Germania, che è anche firmataria del trattato, ha dichiarato che, sebbene non fornirà armi di questo tipo all’Ucraina, comprende la posizione degli Stati Uniti. “Siamo certi che i nostri amici statunitensi non abbiano preso la decisione di fornire tali munizioni alla leggera”, ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, ai giornalisti a Berlino.
Un articolo pubblicato su IDN il 6 luglio citando il presidente Biden, afferma che questi è “sotto pressione costante dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky” per trasferire munizioni a grappolo proibite, sostenendo che sono “il modo migliore per uccidere i russi che si sono schierati nelle trincee e bloccano la controffensiva dell’Ucraina”.
In risposta, L’associazione per il controllo degli armamenti (Arms Control Association), un’organizzazione indipendente e non governativa, ha affermato che se gli Stati Uniti decidessero di fornire munizioni a grappolo, violerebbero la Convenzione sulle munizioni a grappolo . Le munizioni a grappolo sono progettate per disperdere o rilasciare sottomunizioni esplosive, ciascuna delle quali pesa meno di 20 chilogrammi.
Le scorte degli Stati Uniti comprendono munizioni convenzionali migliorate a doppio uso (DPICM), testate terra-terra e altri tipi di munizioni a grappolo più datate.
Dato che le munizioni a grappolo disperdono centinaia o addirittura migliaia di piccole ma letali bombe a frammentazione, il loro utilizzo produce quantità significative di sottomunizioni non esplose che possono mutilare, ferire o uccidere civili e forze amiche durante e a lungo dopo un conflitto.
“Alcuni tipi di assistenza militare letale degli Stati Uniti e europea all’Ucraina, inclusi le munizioni a grappolo, sarebbero di natura evolutiva, controproducenti e aumenterebbero solo i pericoli per i civili intrappolati nelle zone di combattimento e per coloro che torneranno un giorno nelle loro città, paesi e fattorie”, ha avvertito Daryl G. Kimball, Direttore Esecutivo dell’Arms Control Association.
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, avrebbe affermato che l’Ucraina ha fornito “assicurazioni scritte” sul fatto che non utilizzerà queste munizioni a grappolo su suolo straniero, ma per difendere il suo territorio e preservare il più possibile la popolazione civile. Il corrispondente americano di Le Monde, Piotr Smolar, ha osservato che una garanzia su carta ha un “valore relativo”. Ha aggiunto: “Come verrà determinato questo, con bombe così indiscriminate?”
“Il governo ucraino si è anche impegnato a svolgere operazioni di bonifica delle mine una volta terminato il conflitto per minimizzare ulteriormente l’impatto potenziale delle munizioni sui civili”, afferma la News del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD). “Gli Stati Uniti hanno fornito più di 95 milioni di dollari di assistenza per le operazioni di bonifica delle mine in Ucraina”.
L’amministrazione Biden ha impegnato più di 41,3 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza all’Ucraina (ossia armi) dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022. Da un anno e mezzo, il presidente Biden ha chiarito che sosterrà l’Ucraina “finché sarà necessario”. Anche la Germania si è impegnata a sostenere l’Ucraina “finché sarà necessario”.
Gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO hanno assicurato che, sebbene forniranno tutta l’attrezzatura militare per permettere all’Ucraina di resistere alla Russia (e liberare il suo territorio dall’occupazione russa), faranno tutto il possibile per evitare un coinvolgimento della NATO nella guerra.
Cosa succederà se l’Ucraina non riuscirà a riconquistare i propri territori e l’unico modo rimasto sarà che alcune truppe armate di paesi della NATO rafforzino la decrescente potenza dell’Ucraina?
di Ramesh Jaura
Nota: Ramesh Jaura è il Direttore Editoriale di IDN (InDepthNews), l’agenzia di punta del Sindacato Stampa Internazionale Non Profit .
Traduzione dall’inglese di Angelica Mengozzi. Revisione di Thomas Schmid.