Questa mattina J. e la sua famiglia sono in attesa dell’ufficiale giudiziario
J. ci racconta che paga 715 euro di affitto più le spese per una casa con tre stanze. Ha un contratto 4+4 anni e ha sempre pagato l’affitto, c’informa che l’appartamento è privo di acqua calda, una delle persiane del loro appartamento è rotta, non scorre né su né giù.
Ha ricevuto una richiesta di conguaglio per l’acqua di 5.000 euro, di cui però non ha avuto rendicontazione documentale. Alla scadenza dei primi 4 anni di contratto, a novembre, è iniziata una causa di sfratto a danno della famiglia.
Prendocasa, sportello di assistenza agli sfrattati che sta seguendo la situazione di J. e della sua famiglia, ci informa che in quello stabile molte altre famiglie sono sotto sfratto.
Lo stabile, di proprietà di Giorgio Molino, noto immobiliarista di Torino, versa in cattive condizioni. Il citofono è completamente divelto e i cavi sono a vista, a penzoloni, di fatto sulla pubblica via, il portoncino di entrata prospiciente il vialetto d’ingresso non funziona, resta aperto giorno e notte, così come, ci dicono, il portone d’ingresso della stabile. Situazione che mette oggettivamente in stato di pericolo gli inquilini. E’ di tutta evidenza che in quel caseggiato chiunque può entrare giorno e notte.
Siamo stati invitati ad entrare per visionare il piano rialzato del caseggiato.
Il portoncino di uscita sul retro dello stabile è privo di serratura, la scala di accesso alle cantine è priva di porta. Il vano della manichetta antincendio è privo di chiusura, l’interruttore elettrico, presumibilmente il generale della scale, ha il vetro di protezione rotto.
Lo stato di pulizia della parti comuni è gravemente trascurato.