Davide Tutino è insegnante di storia e filosofia in un ginnasio di Roma. Da tre anni è conosciuto soprattutto come insegnante dissidente. Quotidianamente porta avanti azioni di disobbedienza civile nonviolenta.
Dal 2 giugno è in sciopero della fame per rompere il muro di silenzio dei media italiani sul referendum popolare per la pace in corso in Italia.
Riproduciamo quei sotto il suo appello:
Gentilissimo,
Non posso non condividere con lei l’orrore della propaganda di guerra che ci raggiunge ogni giorno.
Come per la prima e per la seconda guerra mondiale, i mezzi di comunicazione ci ripetono che sarà bello morire per una guerra sempre più prossima, sempre più vicina allo scontro nucleare.
Dalla sera del 2 giugno, sfilato l’esercito dinanzi alla Repubblica, ho intrapreso uno sciopero della fame che ancora proseguo.
Chiedo che si rompa la congiura del silenzio sui referendum per la pace.
Chiedo a voi tutti e a noi tutti di informare i cittadini sui referendum per fermare l’invio di armi
Vi chiedo di farlo nel rispetto della nostra Costituzione, che ripudia la guerra e che pone lo strumento referendario a difesa dei cittadini dalle follie del potere.
Vi chiedo, anche attraverso questa fame di verità, di far sapere al popolo che dalla guerra si può uscire, che la pace si può fare, e che loro possono contribuire con una firma.
Tutte le informazioni, anche per firmare online, su www.generazionifuture.org
Con riguardo,
Professor studente
Davide Tutino