Dopo aver salvato 39 persone lunedì scorso, il nostro assetto veloce Aurora è stato fermato e multato dalle autorità italiane. Al termine del soccorso ci era stato assegnato il porto di Trapani. Per raggiungere Trapani in sicurezza avremmo impiegato 32 ore. Come abbiamo comunicato più volte alle autorità, una navigazione così lunga avrebbe rappresentato un pericolo per le persone soccorse, senza riparo da onde e intemperie. A bordo di Aurora c’erano minori non accompagnati e una donna incinta. Persone provate da una lunga navigazione e dalla paura di morire in un naufragio.

Per questo abbiamo scelto di sbarcare le persone a Lampedusa. Per questo siamo puniti con un fermo di 20 giorni e una multa di 3.333 euro.

Il cosiddetto Decreto Cutro, una legge disumana che prende il nome dal luogo di una catastrofe, impone fermi, multe e confische. “Noi salviamo dove l’Europa lascia annegare le persone, e non esponiamo chi è a bordo a inutili pericoli, come stabilito dalle convenzioni internazionali”, spiega Chiara Milanese, capo missione di Aurora.