Palermo, domani davanti a Piazza Verdi (Teatro Massimo) alle ore 17:00 manifestazione per la Giornata mondiale del Rifugiato promossa da: Forum Antirazzista, Mediterranea Saving Humans , Moltivolti, Maldusa e CGIL. Di seguito pubblichiamo il comunicato delle predette organizzazioni cittadine
Ancora DECINE di MORTI e CENTINAIA di DISPERSI al largo della Grecia. La stessa rotta di Cutro, da cui l’Europa non ha imparato nulla. Anzi ha alzato ancora di più i muri di terra e di mare per fermare – a qualsiasi costo, anche centinaia di vite umane – le persone che cercano di approdarvi in cerca di una vita decente per sé e per le proprie famiglie.
20 giugno. La ‘Giornata Mondiale del Rifugiato’ la celebriamo così: ricordando che LE FRONTIERE UCCIDONO. Uccidono sia chi viene chiamato ‘migrante economico’, sia chi viene ritenuto dall’ONU ‘titolare di protezione internazionale’ secondo i parametri della Convenzione Internazionale del 1951.
Distinzione priva di senso, se crediamo nei diritti universali delle persone.
L’EUROPA rinnega i suoi presunti ‘valori’. E lo fa ancor di più con le recenti proposte di redistribuzione ed esternalizzazione delle frontiere, ‘legalizzando’ i respingimenti anche verso paesi terzi considerati – a discrezione – sicuri. Basta pagare per comprare la disponibilità dei peggiori regimi e salvaguardare la ‘Fortezza Europa.
L’ITALIA, a sua volta, con la legge 50 del 5 maggio 2023, ha enormemente “dilatato” la portata del cd ‘decreto Cutro’, scaricando al suo interno tutte le richieste (peggiorative) della Lega e dei vertici del Viminale, incapaci di dare altre risposte di fronte all’aumento degli arrivi dalle rotte del Mediterraneo centrale.
Una ennesima svolta repressiva che viola principi basilari della Carta Costituzionale. L’abrogazione di fatto della protezione speciale, anche nei casi di effettivo inserimento sociale in Italia in particolare, viola l’art. 10 della Costituzione e l’art.8 della CEDU. Perché la giurisprudenza aveva già riconosciuto la protezione umanitaria come una forma dell’asilo costituzionale.
Le nuove previsioni in materia di trattenimento amministrativo dei/lle richiedenti asilo nei punti di frontiera, dove possono essere trattenuti con modalità discrezionali non rispettano il principio di riserva di legge, affermato dall’art.13 della Costituzione.
Le nuove previsioni in materia di ingressi per lavoro non aprono quei canali legali di ingresso che sarebbero necessari per combattere sfruttamento e discriminazione.
Le nuove regole procedurali per il riconoscimento della protezione cancellano i diritti di difesa fino all’abbattimento del diritto di asilo costituzionale.
La nuova configurazione delle sanzioni penali nei confronti degli scafisti appare soltanto propaganda in un momento in cui si mantengono accordi con paesi terzi che colpiscono le/i migranti irregolari in transito ma non le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico.
Di fronte a questa legge occorre una mobilitazione permanente per difendere i diritti dei/lle richiedenti asilo e di coloro che saranno sottoposti a procedure di espulsione. Va costruita una fitta rete di solidarietà attorno alle persone migranti che si vedranno negato un permesso di soggiorno, magari dopo anni di presenza in Italia. E si dovrà esercitare una continua vigilanza su tutti i luoghi di trattenimento nei quali le autorità di polizia continueranno a rinchiudere le/i migranti appena arrivati o in attesa di espulsione. Perché il riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone migranti è il riconoscimento dei diritti di noi tutti e della democrazia in Italia.
NO alle LEGGI DISUMANE italiane ed europee. LIBERTÀ di MOVIMENTO e DIRITTI per TUTTE/I. ABOLIAMO le FRONTIERE!
comunicato