Nel 2018, vicino al confine USA-Messico, specificamente in Arizona, è stato eseguito lo Stratospheric Controlled Disturbance Experiment (SCoPEx), un esperimento di iniezione stratosferica di Aerosol del programma Solar Geoengineering della Harvard University.

Nell’ottobre 2018, 23 organizzazioni internazionali e regionali e 87 organizzazioni nazionali indigene, ambientaliste, altermondiste e contadine a livello mondiale, guidate dall’ambientalista indiana Vandana Shiva e dalla biologa Silvia Ribeiro, avevano sottoscritto “il Manifesto contro la Geoingegneria” per il blocco immediato di tutti gli esperimenti di geoingegneria pianificati, tra cui anche SCoPEx; i progetti di fertilizzazione dell’oceano della società Oceaneos in Cile, Perù e Canada; e tutte le forme di cattura e stoccaggio del carbonio (CAC) , bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio (BECAC), di cattura diretta dell’aria (CDA) e di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (CUAC) in corso, come quelli di PetraNova, in Texas; Boundary Dam, a Saskatchewan, in Canada; Decatur, in Illinois e DRAX, nel Regno Unito. Si tratta di sperimenti ingentemente finanziati da capitalisti miliardari del calibro di Bill Gates, invasati dalle distopie tecnofile californiane.

Gli esperimenti illegali di geoingegneria in Messico hanno dimostrato che qualsiasi impresa può assumere la ricerca dei geoingegneri che affermano di fare studi di laboratorio e applicarla poi per scopi commerciali in Paesi che non li impediscono. La società Make Sunsets, che ha agito in Messico, ha dichiarato di basarsi sulla ricerca di David Keith dell’Università di Harvard , ma ad oggi i rischi per il clima e gli equilibri ecologici sono molti. La maggior parte di questi esperimenti sono stati condotti o sono pianificati in territori indigeni e senza ottenere il consenso libero, preventivo e informato delle popolazioni indigene: un diritto stabilito nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei Popoli Indigeni. Centinaia di organizzazioni ambientaliste, ecofemministe, contadine, indigene e altre organizzazioni della società civile di tutto il mondo chiedono il divieto di questa tecnologia.
A causa dei rischi che pone alle comunità e alla biodiversità, la Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica ha stabilito una moratoria contro l’utilizzo della geoingegneria nel 2010, un appello che continua ancora oggi e che in parte è stato riconosciuto dal “Protocollo di Londra” con il divieto di inseminazione degli oceani. Nel gennaio 2023, il governo messicano guidato dal socialista Obrador Lopez ha espresso la posizione di non voler più consentire esperimenti di geoingegneria solare nel suo territorio, avendo anche una discreta risonanza nei mass media globali, così come nelle discussioni globali sulla geoingegneria. Diversi Paesi dell’America Latina e dell’Africa stanno valutando questa procedura come un modo per proteggere i loro Paesi dalla sperimentazione della geoingegneria.
I rappresentanti delle ONG C2G e Degrees Initiative , molto attive in America Latina, poche settimane fa sono state in Messico la scorsa settimana per promuovere studi sugli impatti che l’applicazione di alcune tecniche di geoingegneria solare potrebbe avere sul Messico e sull’America centrale. Come afferma Ribeiro: “Non propongono di finanziare studi ad ampio raggio sui cambiamenti climatici e sul tipo di risposta che sarebbe migliore in ciascun paese, in base alle sue condizioni e priorità, ma studi ristretti sui rischi o sui benefici dell’applicazione della geoingegneria solare rispetto ai rischi del cambiamento climatico”. Ovvero ridurre il Messico all’ennesima terra di sperimentazione. Qualche settimana fa, il Consiglio Nazionale di Scienza e Tecnologia (Conacyt), l’Istituto Nazionale di Ecologia e Cambiamento climatico (INECC) e il Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali (Semarnat) del Messico hanno organizzato un seminario intitolato “La geoingegneria in Messico, riflessioni dal punto di vista del principio di precauzione e della giustizia climatica”, nell’ambito del processo di discussione per l’attuazione legale delle misure precauzionali annunciate .
Una questione che è stata sollevata durante il seminario riguarda l’inseminazione delle nuvole – forma di modifica del clima promossa da altri settori del governo messicano – una tecnica che comporta altri impatti che devono essere analizzati . Nonostante ciò, in una dichiarazione congiunta, le tre istituzioni hanno ribadito che gli esperimenti di geoingegneria solare non saranno consentiti in Messico .
Gli impatti della crisi climatica sono molto preoccupanti, ma le proposte di geoingegneria non ne affrontano le cause, bensì generano nuovi rischi, condizioni di dipendenza e minacce alla sovranità, ha affermato Agustín Ávila Romero, responsabile dell’INECC. Studi scientifici dimostrano che la geoingegneria solare che propone di iniettare anidride solforosa nella stratosfera richiederebbe la ripetizione di tali iniezioni per decenni e avrebbe effetti disuguali, con alcune regioni che soffrirebbero di più siccità o inondazioni. La loro improvvisa cessazione – per ragioni politiche o economiche – causerebbe un brusco aumento della temperatura che sarebbe peggiore di quello che si riscontrava prima di iniziarle. Gli ulteriori rischi che la geoingegneria apporterebbe alla crisi climatica sono inaccettabili e per questi motivi deve essere fermata. La scienza e la ricerca nella società industriale dipendono dall’accumulo capitalistico, da chi li finanzia e li sovvenziona per i propri scopi di massimizzazione dei profitti. Questa branca della scienza, oltre a non essere neutrale, sembra essere un escamotage perfetto per governi dei Paesi con elevate emissioni di gas serra (GHG) e all’industria dei combustibili fossili, consentendo ad essi di allontanarsi sempre di più dal riconoscimento del loro debito climatico. Per le industrie dei combustibili fossili, le tecniche di rimozione dell’anidride carbonica sono presentate come l’opportunità di continuare con lo stato attuale delle cose e di ottenere ulteriori profitti attraverso la vendita di nuovi crediti o crediti di carbonio (net-zero-washing e green capitalism). Anche gli esperimenti su piccola scala possono avere gravi conseguenze a lungo termine se attori potenti decidono di implementare la tecnologia su larga scala.

Geoingeniería. El Gran Fraude Climático – Presentación del libro 2/5 – Silvia Ribeiro, direttrice ETC Group America Latina https://www.youtube.com/watch?v=0PsXJpYmt9k
Geoingeniería. El Gran Fraude Climático – Presentación del libro 3/5 – Emilio Godoy, giornalista investigativo https://www.youtube.com/watch?v=My4ps-kYOGs
Geoingeniería. El Gran Fraude Climático – Presentación del libro 4/5 – Tareke Ortiz, artista teatrale messicano https://www.youtube.com/watch?v=qUfPRwQmemQ