Sabato 10 giugno alle 16:00 lə attivistə di Extinction Rebellion bloccheranno un tratto della tangenziale di Bologna (presso i cantieri del Passante di Mezzo) per denunciare le responsabilità dell’amministrazione regionale nell’attuale situazione emergenziale e chiedere un cambiamento radicale nelle politiche ecologiche regionali. Il movimento chiede la revisione del Patto per il Lavoro e per il Clima attraverso un’Assemblea Cittadina regionale e l’introduzione dell’obiettivo regionale di neutralità climatica al 2030. Il corteo partirà verso la tangenziale alle 15:30 dal giardino Aurelio Barbalonga in via Parri.
“Tutti noi sappiamo che le piogge saranno sempre peggiori, eppure continuiamo a prendercela con le “bombe d’acqua” e non con quelle di cemento che nel frattempo e ogni giorno noi Sapiens sganciamo sul nostro territorio, rendendolo più vulnerabile” – sottolinea Paolo Pileri, docente di pianificazione territoriale e ambientale del Politecnico di Milano, in riferimento alle alluvioni che hanno colpito la Regione Emilia Romagna lo scorso mese.
La crisi climatica è qui e ora, come reso evidente dai 17 morti e dalle oltre 30 mila persone sfollate nella nostra regione nel mese di maggio a causa dell’emergenza metereologica e idrogeologica
Sono altresì evidenti le responsabilità politiche dell’amministrazione regionale in questa crisi. La Regione Emilia-Romagna è la prima in Italia per consumo di suolo in aree a rischio alluvione. L’amministrazione porta avanti politiche ecocide che non rispondono alle necessità di mitigazione e adattamento all’emergenza eco-climatica, continua a finanziare con fondi pubblici attività e grandi opere ad alto impatto carbonico, a cementificare e consumare suolo. Tali politiche non sono state messe in discussione dall’agenda climatica regionale, il Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha obiettivi scandalosamente inadeguati, quali la neutralità climatica al 2050 ed è priva di strumenti per perseguirli. Infatti la quasi totalità delle oltre 70 realtà ecologiste che sono state chiamate a contribuire alla stesura del documento è rimasta insoddisfatta: è recente la notizia dell’uscita di Legambiente dal Patto.
Il progetto di allargamento dell’autostrada e della tangenziale del Passante di Mezzo è l’esempio più evidente della miopia politica delle istituzioni regionali rispetto alla crisi in corso, poiché alimenta le cause più profonde dell’emergenza dello scorso maggio.
Domani bloccheremo un tratto della tangenziale per ricordare che, anche di fronte alla tragica evidenza che l’emergenza climatica è sotto i nostri occhi, le istituzioni regionali non sono capaci di mettere in discussione quello status-quo che mette in pericolo le nostre esistenze. Entreremo in azione perché vogliamo che la nostra Regione si risollevi, ma che riparta in una direzione completamente diversa.
Per questo esigiamo che le istituzioni si attivino immediatamente per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, indicendo un’Assemblea Cittadina regionale che definisca le politiche di adattamento e mitigazione da adottare. Attacchi mediatici e repressione istituzionale non ci spaventano: continueremo a entrare in azione, con amore e rabbia, fino a che non otterremo quello che chiediamo.