L’audizione si è svolta su proposta e interlocuzione della Capogruppo di minoranza Deborah Montalbano (Sinistra in Comune)
La sig.ra Sabrina è un’occupante senza titolo di una casa ATC: ovvero ha perso il diritto di abitare quell’alloggio in casa popolare in cui viveva da tempo con il marito di cui purtroppo ora è vedova. Il marito era lungodegente in RSA, gli hanno fatto quindi cambiare la residenza, senza tuttavia informare la moglie del fatto che doveva attivare la procedura di subentro. Una normativa burocratica di cui in servizi sociali non hanno, colpevolmente, informato la sig.ra.
La sig.ra Marianna ha tre figli di cui uno vulnerabile ed è stata vittima di violenze domestiche. Si è trovata costretta ad occupare una casa, sempre di ATC, per cercare di dare un tetto ai figli.
Entrambe le situazioni rientrano nel protocollo occupazione e sgomberi Città di Torino, firmato dall’amministrazione Appendino e mai cambiato. Dalle testimonianze che abbiamo raccolto in video, si evince chiaramente l’assenza di risposte da parte dei servizi sociali del Comune. A nessuna delle due donne è stato proposto un programma abitativo. Il problema dei servizi sociali è denunciato da tutti. La soluzione prospettata nella stragrande maggioranza dei casi è il dormitorio, e sono in molti a denunciare una colpevolizzazione di chi chiede aiuto. C’è da chiedersi se il colpevolizzare le persone sia effettivamente finalizzata far accettare soluzioni inaccettabili come il dormitorio, che innesca una spirale devastante dalla quale è difficilissimo uscire.
In pratica le soluzioni che i servizi sociali propongono sono percorsi di puro assistenzialismo e non di recupero. Un assistenzialismo che quindi rischia concretamente di essere permanente, quindi costoso per il Comune e destrutturante per la persona. Le due situazioni descritte sono emblematiche di una sovrapposizione di problemi di cui i cittadini vulnerabili sono vittime.
L’attuale protocollo occupazione e sgomberi lascia di fatto le persone abbandonate a sé stesse. Prevede tra l’altro che la valutazione di eventuali vulnerabilità sia in capo ai vigili che fanno il primo sopralluogo. Queste sono tra le gravi criticità di quel protocollo. Con che competenze il nucleo casa della Polizia Locale di Torino svolge questa delicatissima competenza? Hanno percorsi specifici di preparazione e addestramento? Sono richiesti titoli di studio specifici sull’argomento per l’assegnazione al nucleo? Questo è uno dei molteplici problemi che quell’amministrazione ci ha lasciato in eredità.
A dicembre 2020 i nuclei familiari soggetti a queste procedure erano 134. Ci si chiede quante di queste situazioni siano state sanate da un programma abitativo e quanti siano ad oggi i nuclei familiari colpiti dal problema.
Montalbano ha quindi inviato a tutti i capigruppo del Consiglio un atto non ancora protocollato concernente specifiche richieste di variazione del protocollo. Oggi in Commissione è arrivata la proposta di trasformare l’atto di Montalbano in una delibera bypartisan di Consiglio Circoscrizionale da portare all’attenzione della Città di Torino. Proposta accettata dalla Consigliera.
Enrico Crescimanno (Lega), Presidente della Circoscrizione V ha così commentato: “In merito al Protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica, su proposta del Coordinatore Subbiani abbiamo ritenuto opportuno affrontare il tema in commissione in particolare ai casi di occupazioni senza titolo delle case popolari con audizione di storie reali, dai racconti ascoltati abbiamo appurato la mancanza di un confronto con i servizi sociali per determinare tutti i casi che potrebbero essere ritenuti di fragilità o che per incoerenze burocratiche non considerati dal protocollo medesimo. Riteniamo utile aprire a questo punto un confronto con la Città’ e in particolare con i servizi sociali in modo da salvaguardare i casi particolari non contemplati dal protocollo che possono rientrare invece nel caso di occupazioni che possano essere regolarizzate. Abbiamo deciso di andare avanti con una proposta da condividere con tutti i capigruppo della circoscrizione da porre all’attenzione dell’assessore Rosatelli, persona sensibile a questo tema”.
Notevole apertura e sensibilità quindi da parte del Presidente, della maggioranza e del Coordinatore Stefano Subbiani, su un tema assolutamente attuale ed emergenziale: sia in termini sociali che individuali.
Montalbano dichiara: “Non posso che ritenermi soddisfatta del percorso avviato fin qui. Credo che tutti stiamo facendo lo sforzo di andare oltre le proprie appartenenze politiche. Confido che possiamo essere in grado di mettere in sicurezza tutti quei nuclei familiari, non solo nella nostra circoscrizione, ma in tutta la Città di Torino, che vivono un reale stato di necessità emergenziale e sociale. Il mio appello, a questo punto, è rivolto all’Assessorato delle politiche sociali competente in materia. Confido quindi nell’Assessore Jacopo Rosatelli”.
Le testimonianze delle sig.re Marianna e Sabrina: