Il 5 giugno 2023, al termine della sua 91a Assemblea annuale a Columbus, Ohio, la plenaria finale della Conferenza dei Sindaci degli Stati Uniti (USCM) ha adottato all’unanimità una nuova risoluzione, intitolata “Invito all’azione urgente per evitare la guerra nucleare, risolvere il conflitto in Ucraina, ridurre le tensioni con la Cina e riorientare la spesa militare per soddisfare i bisogni umani”. È il diciottesimo anno consecutivo che l’USCM adotta una risoluzione presentata dai membri statunitensi di Sindaci per la Pace.
Il principale sostenitore della risoluzione, il sindaco Frank Cownie di Des Moines, Iowa, e vicepresidente di Sindaci per la Pace–US ha commentato: “Questa risoluzione porta avanti l’orgogliosa tradizione della Conferenza dei Sindaci degli Stati Uniti che da quasi due decenni si batte per il non uso e l’eliminazione globale delle armi nucleari”.
Jackie Cabasso, coordinatrice di Sindaci per la Pace per il Nord America, ha aggiunto: “Per la prima volta, una risoluzione della Conferenza dei Sindaci degli Stati Uniti sul disarmo nucleare dà il sostegno dell’organizzazione a una specifica misura legislativa, la H. Res. 77, intitolata ‘Sosteniamo gli Obiettivi e le Condizioni del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari’.
La Risoluzione 77, introdotta alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti dai rappresentanti Jim McGovern (D) e Earl Blumenauer (D) il 31 gennaio 2023, invita gli USA ad adottare integralmente le prescrizioni politiche della campagna Back from the Brink per ridurre i rischi nucleari e prevenire la guerra nucleare. Più di 70 città, paesi, contee e stati hanno approvato risoluzioni su Back from the Brink e più di 400 organizzazioni hanno approvato la sua piattaforma.
La nuova risoluzione dei sindaci si apre con un avvertimento: “Viviamo in un’epoca di straordinari pericoli nucleari, con tutti gli Stati dotati di armi nucleari che stanno modernizzando qualitativamente, e in alcuni casi quantitativamente, i loro arsenali nucleari”. Il documento prosegue elaborando i pericoli della guerra illegale di aggressione della Russia in Ucraina, “intensificata dalle ripetute minacce nucleari della Russia”, e nomina “altri potenziali punti di emergenza nucleare, tra cui la penisola coreana, Taiwan, l’Asia meridionale e il Medio Oriente”.
La risoluzione osserva che “la richiesta di bilancio per l’anno 2024 del Presidente finanzia pienamente l’attuazione della Revisione della Posizione Nucleare del 2022”, che include la sostituzione programmata dell’intera “triade nucleare” di missili balistici intercontinentali, sottomarini con missili balistici e bombardieri a lungo raggio con nuovi sistemi, e sottolinea che nel 2022 gli Stati Uniti hanno rappresentato il 39% della spesa militare globale, che ha raggiunto la cifra record di 2240 miliardi di dollari.
La risoluzione avverte che “l’intensificazione della competizione militare tra gli Stati più potenti del mondo non solo distoglie le risorse dai bisogni umani, ma ostacola la cooperazione su un’ampia gamma di altri obiettivi, tra cui l’eliminazione della povertà e la fornitura di assistenza sanitaria, istruzione, energia rinnovabile affidabile e altri servizi essenziali a tutte le nostre comunità”. E sottolinea che “le città stanno giocando un ruolo sempre più importante nella diplomazia subnazionale e i Sindaci per la Pace, fondati nel 1982 e guidati dai Sindaci di Hiroshima e Nagasaki, stanno lavorando per un mondo senza armi nucleari, città sicure e resilienti e una cultura di pace, in cui la pace è una priorità per ogni individuo”.
Nella risoluzione, l’USCM “accoglie con favore la dichiarazione del 17 novembre 2022 dei leader del G20 riuniti a Bali, tra cui i leader o i ministri degli Esteri di Cina, Francia, India, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, secondo cui ‘La minaccia di usare o usare armi nucleari è inammissibile’”.
L’USCM “condanna la guerra illegale di aggressione della Russia all’Ucraina e le sue ripetute minacce nucleari e chiede al governo russo di ritirare immediatamente e senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall’Ucraina”. Allo stesso tempo, l’USCM “invita il governo degli Stati Uniti a lavorare per ristabilire colloqui di alto livello tra Stati Uniti e Russia per la riduzione del rischio e il controllo degli armamenti, per ricostruire la fiducia e lavorare per la sostituzione del Trattato di Riduzione delle Armi Strategiche, l’unico trattato bilaterale di controllo degli armamenti nucleari rimasto, che scadrà nel 2026”.
L’USCM inoltre “invita il governo degli Stati Uniti a compiere nuovi sforzi per ridurre le tensioni con il governo della Repubblica Popolare Cinese, cercando opportunità di cooperazione su problematiche globali come l’ambiente, la salute pubblica e lo sviluppo sostenibile, e a prendere l’iniziativa in nuovi approcci per il controllo degli armamenti che potrebbero evitare una costosa e pericolosa nuova corsa agli armamenti”.
Come riconosciuto nella risoluzione, a partire dal 1° aprile 2023, l’Associazione dei Sindaci per la Pace è cresciuta fino a 8.247 città in 166 Paesi e regioni, con 223 membri statunitensi. L’USCM è l’associazione ufficiale apartitica di oltre 1.400 città americane con popolazione superiore a 30.000 abitanti. Le risoluzioni adottate durante le riunioni annuali diventano la politica ufficiale dell’USCM, che guiderà gli impegni assunti dall’organizzazione per l’anno successivo.
La risoluzione 2023 dell’USCM è stata promossa dal vicepresidente di Sindaci per la Pace-US, il sindaco Frank Cownie di Des Moines (Iowa) e co-sponsorizzata dai seguenti sindaci: Jesse Arreguin di Berkeley (California), Lucy K. Vinis di Eugene (Oregon), Daniel Biss di Evanston (Illinois), Farrah N. Khan di Irvine (California), Satya Rhodes-Conway di Madison (Wisconsin), Sheng Thao di Oakland (California), Frank C. Ortis di Pembroke Pines (Florida), Ryan Sorenson di Sheboygan (Wisconsin), J. Christian Bollwage di Elizabeth (New Jersey), Joy Cooper di Hallandale Beach (Florida) e Ben Walsh di Syracuse (New York).
Traduzione dall’inglese di Daniela Bezzi. Revisione di Thomas Schmid.