Questa mattina sono stati sentiti altri testi delle difese tra cui Francesca Frediani (Unione Popolare) e Max Casacci dei Subsonica

Alberto Perino nella sua testimonianza ha affermato un punto importante: citando Aldo Capitini ha parlato dell’attività di sabotaggio come assolutamente nell’alveo della nonviolenza, puntualizzando che il sabotaggio dev’essere fatto nel rispetto dell’integrità di tutti gli esseri viventi. Le attività di sabotaggio, che consistono nella maggior parte dei casi nel danneggiamento delle recinzioni dei cantieri, sono di natura nonviolenta.

La Consigliera Regionale (in Consiglio dal 2014) del gruppo misto Frediani, anch’essa facente parte del movimento NoTav, ha descritto nel tempo i suoi rapporti politici con persone dell’Askatasuna, facendo particolare riferimento a casi di persone o famiglie in stato di vulnerabilità con problemi abitativi.

Citiamo un siparietto avvenuto con Max Casacci: l’avv. La Macchia gli ha fatto una domanda riguardo al ruolo culturale dell’Askatasuna a Torino, la PM Pedrotta ha obiettato che Casacci (da 30 anni è un artista musicale) non era un esperto e che quindi gli si chiedeva un’opinione personale, obiezione accolta dalla Presidente del Collegio Giudicante. La Pedrotta ha peraltro poi chiesto all’artista dei Subsonica se avesse avuto modo di verificare lo stato dei parametri di sicurezza del CSA Murazzi, a quel punto Casacci ha risposto che non era un esperto di sicurezza.

In tutte le testimonianze è stata smentita una “regia” dell’Askatasuna nel movimento NoTav e tanto meno nella gestione dei vari presidi NoTav che sono sorti nel tempo in Valsusa. Il movimento, a conferma di quanto abbiamo sempre scritto, è fatto di molte soggettività che esprimono molteplici pratiche di lotta politica contro il Tav. Smentita anche qualsiasi forma di cooptazione o eterodirezione, men che meno da parte del centro sociale torinese, del Festival dell’Alta Felicità che tutti gli anni si svolge a Venaus, anche questo gestito dal movimento in forma assembleare.

Tutti i testimoni hanno affermato che le decisioni sullo svolgimento delle varie attività vengono prese in forma assembleare dove vige il metodo del consenso e non c’è nessun collettivo preponderante. Hanno inoltre affermato che laddove si possano configurare profili di reato come il lancio di pietre o materiale pirotecnico, che Perino ha escluso dalle attività di sabotaggio che il movimento rivendica, si tratta di iniziative personali, non organizzate, e del tutto non premeditate in sede organizzativa assembleare delle attività.

I testimoni hanno anche affermato che i momenti di tensione che nel tempo si sono verificati con le forze dell’ordine non sono stati mai pianificati; Frediani ha puntualizzato che, in virtù della sua figura istituzionale, si è spesa più volte in trattative con le FFOO a salvaguardia del diritto a manifestare, in taluni casi negato nonostante la comunicazione della manifestazione in Questura. Ha inoltre citato le ordinanze prefettizie, facendo particolare riferimento a quella che coinvolge i vigneti di Chiomonte, che creano disagio ai cittadini della valle che non possono muoversi liberamente all’interno del proprio territorio.

I testi hanno più volte puntualizzato il livello di durezza della risposta delle FFOO, dell’uso degli idranti e dei lacrimogeni, che anche noi abbiamo raccontato in talune manifestazione che abbiamo documentato.

All’uscita dell’aula abbiamo chiesto a Casacci quale fosse a suo parere il ruolo culturale del CSA Murazzi e dell’Askatasuna nel tessuto sociale torinese: “Sono luoghi che incarnano un ruolo che in Italia non è molto presente ma che in realtà è molto garantito, e normato, in altri Paesi europei. Mi riferisco a spazi di attività musicali e protagonismo giovanile che in Italia non sono sempre così presenti e soprattutto non sono sempre così culturalmente e vivacemente attivi come lo sono ad esempio il CSA e l’Askatasuna. Addirittura all’interno dell’universo della socialità notturna il CSA e l’Askatasuna sono considerati come dei presidi, anche da genitori che sanno che i figli frequentano quei luoghi anziché magari trovarsi in luoghi di spaccio o spazi, diciamo così, meno tutelati”.

Articoli correlati:
https://www.pressenza.com/it/2022/10/askatasuna-neruda-inizia-il-processo-per-associazione-a-delinquere/
https://www.pressenza.com/it/2022/10/processo-askatasuna-avvocatura-dello-stato-i-lacrimogeni-in-dotazione-alle-forze-dellordine-sono-dannosi-per-la-salute/
https://www.pressenza.com/it/2022/12/torino-repressione-del-dissenso-dispositivo-della-cassazione-su-misure-cautelari-per-associazione-a-delinquere/
https://www.pressenza.com/it/2023/05/grimaldi-e-zerocalcare-testimoni-della-difesa-nel-processo-per-associazione-a-delinquere-di-esponenti-dellaskatasuna/