Ecco la conseguenza delle scelte di chiusura dell’Europa. Necessarie azioni urgenti per salvare vite umane ed evitare altre tragedie.
Un’altra strage, questa volta al largo della Grecia. Quasi 80 vittime accertate al momento, ma potrebbero essere molte di più.
“Ecco la conseguenza della continua chiusura delle frontiere: altre vittime, altre vite distrutte. – ha dichiarato EMERGENCY. – Una strage che è diretta conseguenza delle scelte di un’Europa che persevera a chiudersi in una fortezza, come dimostra anche l’intesa sul Patto per la migrazione condivisa in Consiglio europeo: barriere rafforzate, procedure accelerate alle frontiere per respingere persone che invece dovrebbero essere accolte e tutelate”.
“Politiche studiate per difendere i confini e la sicurezza nazionale, non importa a quale prezzo. – ha aggiunto l’associazione. – Istituire vie legali e sicure di ingresso, garantire il diritto d’asilo, avviare una missione navale europea di ricerca e soccorso, anche con il supporto delle ONG impegnate in mare.”
“Queste sono le azioni urgenti da intraprendere per evitare altre stragi e preservare ciò che è più importante: la vita delle persone”, ha concluso EMERGENCY.