Il 26 giugno si celebra la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1987 (risoluzione 42/112 del 7 Dicembre 1987) per ricordare l’obiettivo comune a tutti gli Stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ritiene, difatti, che il problema della droga costituisca una seria minaccia per la salute pubblica, la sicurezza e il benessere dell’umanità, in particolare dei giovani.
Droga: i dati della relazione annuale 2023
Nei giorni scorsi, presso la Scuola di perfezionamento per le Forze di Polizia di Roma, è stata presentata la Relazione Annuale 2023 sulla lotta al narcotraffico relativo al 2022. Dall’analisi dei dati raccolti, come viene evidenziato nel sito della Polizia di Stato, è emerso che “nel 2022 c’è stato un record assoluto di sequestro di cocaina con 26 tonnellate e che le organizzazioni criminali, dopo le restrizioni mondiali dovute al Covid19, dai luoghi di produzione dove eccedeva lo stupefacente non commercializzato, pur mantenendo il traffico attraverso schemi operativi tradizionali, hanno saputo sfruttare la rete internet, i corrieri postali e commerciali e i sistemi di comunicazione criptata”. Inoltre, a livello nazionale, nel 2022 “il sequestro di droga ha raggiunto complessivamente le 75 tonnellate nonostante il cambio di strategia delle organizzazioni criminali, che per evitare di perdere grosse importazioni dai sequestri hanno ridotto i carichi di droga aumentando le spedizioni”.
L’intervista con un operatore di una comunità della associazione ‘Papa Giovanni XXIII’
Dipendenza dalle cosiddette “droghe leggere” o dalle “droghe pesanti”: si può fare una distinzione ?
“Sicuramente si può fare un distinguo, ma non per dire che una dipendenza sia più o meno grave dell’altra? Ogni sostanza ha degli effetti diversi e dà, effettivamente, delle conseguenze. Parliamo di sostanze che entrano nel nostro organismo e lo inquinano, lo alterano.
Per noi è più importante ragionare e introdurre nel dibattito quella che viene chiamata ‘cultura dello sballo’.
Dobbiamo trovare dei modi e delle occasioni per comunicare il piacere dello stare insieme, del divertimento sano, dello sport, della cultura, di tante altre possibilità che esistono”.
Come prevenire le dipendenze?
“E’ un argomento che interessa tutta la società. Il nostro tentativo è quello di parlare di questo problema, accendere un riflettore su questo argomento.
Anche noi come Apg23 siamo molto attivi su questo fronte, la prevenzione è un aspetto che ci sta particolarmente a cuore.
Negli ultimi anni la nostra associazione ha investito molto su questo tema, lavorando principalmente con le scuole, ma anche con tutti gli interlocutori che si muovono verso i giovani”.
Come si sta al fianco di queste persone? Come si accompagnano?
“Al di là della specializzazione e della formazione, elementi fondamentali, la cosa più importante è porsi davanti a loro con atteggiamento umile, indipendentemente dall’esperienza che possiamo aver maturato in questo ambito.
Ma l’elemento forte, per la nostra associazione è la condivisione, quindi la voglia di stare con loro, di sceglierli ogni giorno”.
(nostra sintesi da un testo dell’agenzia stampa Interris)