Torno ancora una volta sull’assurdità di tanti attacchi contro Ultima Generazione e vi racconto un episodio che considero emblematico.
Un giovane rider è stato licenziato perché è andato a spalare fango in Emilia Romagna. La notizia, ovviamente, è allucinante. Si tratta di un sopruso nel nome del profitto e dello sfruttamento. Su questo non c’è neanche da discutere, ma io qui voglio parlare di un’altra cosa.
In TV erano ansiosi di collegare la storia del rider con Ultima Generazione. Hanno fatto al ragazzo una domanda che considero una pietra miliare nella storia delle domande stupide. Gli hanno chiesto, più o meno: «Hai visto attivisti di Ultima Generazione tra i ragazzi che spalavano fango?».
Lui ha risposto che non li ha visti, che non sa neanche chi siano (li ha chiamati “Nuova Generazione”), che queste cose ambientali non gli interessano, che non ci crede, che ha visto solo persone ricoperte di fango.
Faccio notare alcune cose.
- I ragazzi di Ultima Generazione hanno detto di essere andati a spalare fango a titolo personale, senza bandiere, vessilli o fanfare.
- L’appartenenza a Ultima Generazione non è documentata da scritte sulle loro facce.
- Il rider può dire solo quello che ha visto o non visto. Non ha il dono dell’ubiquità e non si sposta velocemente come Superman. È andato a spalare fango in un posto ben preciso, in un momento preciso. Di sicuro non ha setacciato tutta la regione e nemmeno un’intera città. E non ha schedato le persone andate ad aiutare.
Eppure, ve lo assicuro, sotto un tweet che ha diffuso il video dell’intervista per attaccare Ultima Generazione ho letto tanti commenti di questo tenore: “Visto? Il rider ha sbugiardato Ultima Generazione. Grandissimo. Uomo dell’anno”.
Il livello logico è più o meno questo:
“Ieri sono andato a Milano”.
“Hai visto Franco?”.
“No. E non so nemmeno chi sia”.
“Assurdo! Aveva detto di essere andato a Milano questa settimana! Ha chiaramente mentito! Grande! Lo hai asfaltato!”.