Dallo scorso dicembre ci sono state proteste di massa in Perù per chiedere le dimissioni del governo golpista di destra di Dina Boluarte, la chiusura del Congresso e nuove elezioni. Altre richieste riguardano la convocazione di un’Assemblea Costituente per preparare una nuova Magna Carta che superi quella neoliberista in vigore dal 1993, la liberazione dell’ex presidente Pedro Castillo e giustizia per le morti causate dalla repressione delle proteste.
L’Instituto de Estudios Peruvianos (IEP) ha annunciato domenica scorsa che il 79% dei peruviani disapprova il governo, mentre nove intervistati su dieci rifiutano la gestione del Congresso.
Secondo l’ultimo sondaggio preparato dall’IEP e pubblicato sul suo sito web, solo il 15% dei cittadini intervistati approva la prestazione di Boluarte e il 6% è favorevole all’opzione “Non so/non rispondo”. Per quanto riguarda il potere legislativo, solo il 7% del campione ne approva la gestione.
Secondo il rapporto, “l’ultimo sondaggio IEP ci mostra una cittadinanza perennemente insoddisfatta del suo presidente e del suo Congresso, e con poca fiducia in chi dovrebbe proteggerla, come la Polizia di Stato (il 69% si fida poco o per niente).”
Lo studio precisa che i più alti tassi di disapprovazione nei confronti di Boluarte si riscontrano nelle aree rurali e nelle macrozone settentrionali, meridionali e orientali, oltre che tra la popolazione con reddito socioeconomico basso. Il lavoro del Congresso viene respinto da coloro che disapprovano Boluarte, gli abitanti del sud del Paese o i cittadini che si definiscono di sinistra o di centro.
La ricerca era anche interessata alla percezione della performance del governo di fronte a vari problemi, come l’insicurezza. Secondo il rapporto, “non sorprende l’alta percezione di insicurezza che attraversa il Paese”.
Il 46% del campione ha dichiarato di sentirsi molto insicuro e il 32% un po’ insicuro. Sette intervistati su dieci hanno dichiarato di non fidarsi della Polizia di Stato.
Il 47% dei peruviani afferma che Boluarte non indagherà sui responsabili delle oltre 70 morti avvenute durante le proteste contro il suo governo. Una percentuale simile crede che lo farà.
Per quanto riguarda le recenti inondazioni dovute alle piogge invernali e al fenomeno El Niño, il 65% degli intervistati ha giudicato la risposta del governo negativa (31%) o molto negativa (34%).
Questa percentuale sale al 74% nella macrozona settentrionale, maggiormente colpita dalle intemperie e dalla scarsa risposta dell’Esecutivo.