« Sosteniamo il diritto alla libertà di espressione, quindi rispettiamo l’opinione espressa da Angelo Moretti sulla rivista online Vita chiaramente a favore del proseguio della guerra in Ucraina; contestiamo, tuttavia, i toni espressi, gli insulti a chi la pensa diversamente. Inammissibile, poi, che, al contrario, Vita in sostanza non ammetta un dibattito sulla questione ucraina ».
Così Sinistra Libertaria commenta l’articolo pubblicato su Vita [1] lo scorso primo maggio. Un articolo che è apparso non certo su uno dei soliti giornali scandalistici ed urleggianti della destra bensì su Vita, una rivista di area cattolica e umanitaria [2].
Inammissibile – tuttavia scrive Vita – “un’Italia che vorrebbe discutere amenamente e pubblicamente se alzare o no il pollice a favore del popolo aggredito”.
Sinistra Libertaria: Vita dimentica articolo 11 della Costituzione
Il portavoce del movimento politico poi aggiunge: « Legittimo non condividere il referendum contro l’invio delle armi all’Ucraina e verso altri paesi belligeranti in altre aree di guerra, meno distorcere la questione ».
« L’Italia – spiega Sinistra Libertaria -, proprio nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione che “ripudia la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali”, si è dotata di una legge, la n. 185/90, che, tra l’altro, come principio base, vieta “l’esportazione ed il transito di materiali di armamento verso i Paesi in stato di conflitto armato”, legge cui oggi sta derogando per volontà dei governi Draghi e Meloni ».
Le due proposte referendarie Mattei-Pennetta si pongono quindi solo l’obiettivo di rafforzare il principio costituzionale.
Vita denigra i sostenitori del referendum: putiniani, complottisti.
L’editorialista di Vita, Angelo Moretti, non risparmia termini denigratori per definire i sostenitori dei referendum: « un gruppo misto di malintenzionati » “putiniani” ( il gruppo di Democrazia Sovrana e Popolare di Rizzo e Toscano ), o anche « una larga platea di complottisti », e quindi “pazzi” ( il gruppo di Ugo Mattei ), mentre sarebbero « anime autentiche del pacifismo » le altre evidentemente ingenue che sostengono i referendum contro l’invio di armi all’Ucraina.
« Quel che colpisce di più, tuttavia – prosegue il comunicato di Sinistra Libertaria -, è il ripetersi dei luoghi comuni guerrafondai, la “violenza” espressiva generale dell’articolo di Angelo Moretti apparso su Vita ».
Ma anche la sua incoerenza: non una parola è destinata alla condanna dell’aggressore Israele rispetto all’aggredito Palestina ad esempio. Né è presente, nel merito, un invito ad aiutare militarmente il popolo palestinese trucidato dall’esercito di Israele.
« Vita si scopre guerrafondaia a senso unico », quindi secondo Sinistra Libertaria.
« Tutto ciò – conclude il comunicato – ci appare come un forte segnale di voler manipolare l’opinione pubblica verso un consenso all’accelerazione violenta della guerra Nato, anche a costo del suo stesso allargamento ».
La parola “pace” non va « confusa con la parola “divano” », conclude invece Vita. Per il suo redattore, infatti, appare chiaro come invece “la guerra è pace” per usare un’affermazione orwelliana!
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Fonti e Note:
[1] Vita, 1 maggio 2023, Angelo Moretti, “Un referendum per essere lasciati in pace”.
[2] Vita, “Comitato Editoriale”.