Domenica 21 maggio si terranno le elezioni nazionali parlamentari in Grecia. Non c’è da aspettarsi alcuna sorpresa, dato che i sondaggi indicano risultati simili alle precedenti elezioni del 2019, ma forse c’è un barlume di speranza.
Gli ultimi quattro anni
Gli ultimi quattro anni del governo conservatore neoliberista di Nuova Democrazia sono stati tumultuosi e pieni di scandali. Il Paese ha subito un altissimo tasso di mortalità durante la pandemia, con il collasso del già indebolito sistema sanitario nazionale. Lo scandalo delle intercettazioni ha rivelato che molti giornalisti, ministri, il presidente del PASOK e persino il capo della Difesa nazionale erano sotto sorveglianza con un software illegale, Predator.
Molti gruppi sociali, come gli artisti, hanno visto ridotti i loro diritti. Le organizzazioni internazionali hanno denunciato numerose violazioni dei diritti umani, soprattutto nei confronti dei richiedenti asilo, come i respingimenti nel Mar Egeo e i procedimenti giudiziari nei confronti dei difensori dei diritti umani.
Inoltre, la brutalità della polizia è emersa con chiarezza. L’indice globale della libertà di stampa di Reporter senza frontiere, in cui la Grecia si colloca al 107° posto, rivela lo stato del Paese.
La Grecia sta ancora soffrendo per le misure di austerità e i memorandum, a cui si aggiungono l’alta inflazione, l’aumento del 69% delle spese militari nell’ultimo decennio, l’enorme debito nazionale e la crescente privatizzazione di beni e servizi pubblici.
Elezioni nazionali
I principali partiti in lizza per queste elezioni, oltre a Nuova Democrazia, sono SYRIZA, il partito di sinistra del precedente governo, PASOK, il partito socialista, MeRA25, il partito di sinistra che fa parte di DiEM25, e Soluzione Greca, un partito populista di estrema destra.
Secondo le nuove leggi elettorali, le elezioni parlamentari primarie saranno basate su un sistema proporzionale. Se non si riuscirà a formare un governo, il Paese andrà alle elezioni secondarie che si baseranno su un sistema maggioritario, dove il primo partito avrà un premio di maggioranza. Finora tutti i partiti hanno denunciato la possibilità di un governo di coalizione, quindi forse lo scenario più probabile è una seconda tornata elettorale dopo un paio di mesi. Ma dobbiamo ancora aspettare e vedere.
Marianella Kloka di Pressenza è candidata alle elezioni parlamentari
In questo panorama politico desolante ci sono persone che ancora credono e lavorano per una trasformazione sociale. Una di queste è Marianella Kloka*, capo redattrice di Pressenza Atene, che ha deciso di candidarsi per la prima volta con MeRA25 nella circoscrizione elettorale dell’Attica occidentale. Spera, come dice lei stessa, che la gente comune, diversa dai politici di professione, debba avere una voce pubblica e portare il cambiamento ovunque sia possibile. Nella sua campagna elettorale si batte per la qualità della vita e la coscienza collettiva e chiede al governo greco di firmare e ratificare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPAN).
Abbiamo chiesto a Marianella perché ha deciso di candidarsi a queste elezioni con Yanis Varoufakis e MeRA25. Ecco la sua risposta:
“Ho accettato l’invito a candidarmi per due motivi:
1. MeRA25 ha incluso nel suo programma: a) il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari e la necessità di firmarlo e ratificarlo da parte del Parlamento greco; b) un reddito di base universale.
2. MeRA25 fa parte di DiEM25 a livello europeo e dell’Internazionale Progressista. Credo che le sfide mondiali richiedano risposte internazionali.
La Grecia viene da un periodo di governo molto conservatore e abbiamo bisogno di un barlume di speranza“.
Alle prossime elezioni c’è un’alta percentuale di persone che non ha ancora deciso cosa e se votare. La frustrazione per l’operato dei governi precedenti è uno dei motivi per cui la gente ha perso fiducia nel sistema politico. Forse una maggiore attivazione e partecipazione alla scena politica può essere una via d’uscita sostenendo persone che ci rappresentino veramente e non ci governino e allo stesso tempo chiedendo una democrazia diretta.
*Marianella Kloka lavora da oltre trent’anni per le questioni sociali e il loro impatto sull’essere umano. Ha organizzato e partecipato a progetti sociali e sanitari in Africa e in Asia. Si occupa di giornalismo per la pace, la nonviolenza e i diritti umani attraverso l’agenzia stampa internazionale Pressenza. Lavora per la difesa dei diritti e per la formazione delle organizzazioni della società civile. Ha fatto parte del comitato organizzatore dell’Athens Pride ed è stata redattrice di una delle prime e più influenti riviste LGBTQI+.
Traduzione dall’inglese di Anna Polo