Extinction Rebellion nuovamente in azione davanti al grattacielo Intesa Sanpaolo. All’alba, alcuni attivisti hanno appeso grandi striscioni ai pali di Corso Inghilterra e dipinto con vernice lavabile messaggi di denuncia davanti alla sede del Grattacielo.

Questa mattina, alcuni attivisti e attiviste di Extinction Rebellion hanno un grande striscione davanti al grattacielo Intesa Sanpaolo, mentre altri scrivevano messaggi con bombolette davanti all’ingresso principale: “Intesa continua a investire, la vita continua a morire” e “Firmate su carta riciclata gli investimenti all’industria fossile?” sono alcuni degli slogan protagonisti della manifestazione.

Le persone presenti, come sempre fanno, hanno atteso l’arrivo delle forze dell’ordine per lasciarsi identificare e sono state tutte perquisite e denunciate. “Con questa azione vogliamo denunciare come Intesa Sanpaolo continui ad aumentare gli investimenti nei combustibili fossili, aggravando la crisi ecoclimatica e rallentando la transizione necessaria in nome del profitto” dichiara Delfina, attivista che ha preso parte all’azione.

Dal 2015 a oggi Intesa Sanpaolo, una delle principali banche italiane ed europee, ha aumentato del 50% gli investimenti finanziari nei combustibili fossili, spendendo 22 miliardi di dollari in 7 anni [1]. In particolare Intesa continua a sostenere le trenta maggiori imprese intente a trivellare l’Artico, con una somma pari a 11 milioni di dollari nel 2022, per un totale che supera il miliardo dal 2016 in poi. Importanti anche gli investimenti nel settore del Gas Naturale Liquefatto: fra il 2016 e il 2022, Intesa Sanpaolo ha concesso finanziamenti per 3 miliardi di dollari alle prime 20 società coinvolte nell’espansione del settore del GNL [2].

L’azione di oggi si è svolta dopo che lo scorso 7 dicembre 20 attivisti e attiviste del movimento sono state accerchiate, perquisite e denunciate prima che potessero svolgere un’azione pacifica al grattacelo di Corso Inghilterra; l’azione mai svolta aveva portato alla notifica di 13 denunce per manifestazione non autorizzata e possesso d’armi [3]. La natura preventiva delle denunce ha portato a un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Piantedosi con la richiesta di fare luce sulla vicenda e le modalità utilizzate dalla Questura di Torino [4].

Riferimenti

[1] https://www.recommon.org/banking-on-climate-chaos-2023-anche-intesa-sanpaolo-e-unicredit-tra-le-banche-piu-amiche-del-settore-fossile/

[2] https://valori.it/unicredit-intesa-sanpaolo/
[3] https://www.torinotoday.it/cronaca/bloccati-extinction-rebellion-grattacielo-intesa-sanpaolo-7-dicembre-2022.html

[4]https://www.lastampa.it/torino/2023/01/12/news/extinction_rebellion_a_torino_interrogazione_parlamentare_contro_le_denunce-12532910/