Due giorni fa si è chiusa la seconda edizione di Eirenefest, festival del libro per la Pace e la Nonviolenza che si è tenuto a Roma dal 26 al 28 di Maggio; un festival interamente gestito da volontari.

Molte notizie sono già uscite ed altre si stanno scrivendo ma io sono due giorni che ho voglia di parlare degli angeli.

Una crisi mistica, Olivier?

No, vorrei parlare degli angeli nel senso etimologico della parola, di coloro che annunciano. Più giravo nei Giardini del Verano, alla Casa Umanista, alla Biblioteca Tullio De Mauro e nelle altre sedi del festival, quando sfioravo il palco o l’info point, nelle infinite passeggiate sui marciapiedi di Via Tiburtina incontravo angeli, annunciatori di un nuovo mondo.

Spesso erano angeli sudati, frettolosi, preoccupati, sorridenti, incazzati per il lavoro fantastico che stavano facendo; alcuni non si sono fermati mai dal giorno prima, altri hanno fatto chilometri per essere presenti e rendere possibile qualcosa tipica degli angeli: un miracolo.

Tra mille inconvenienti gli angeli hanno continuato a tessere la loro tela di nuvole, risolvere problemi, sciogliere tensioni, distribuire acqua e sorrisi, asciugare tavoli e lacrime, sollevare tavoli e cuori e aprire la possibilità, fragile e imperfetta di un nuovo mondo basato su nuovi parametri in cui l’intenzione umana, la solidarietà, la nonviolenza sono elementi preminenti. Un’azione come quella della storia umana: tragica, sconcertante, ma sempre in crescita.

E’ un mondo piccolo e lento, un work in progress per chi vuole uscire dal tunnel del profitto, della distruzione, della violenza, del non senso.

Ma è un mondo degno, forte, pieno di luce e di speranza ed è il mondo che con forza ognuno degli angeli vuol costruire e a cui dà il suo contributo, piccolo o grande che sia, in modo disinteressato e senza attendere nulla in cambio.

Nelle vicinanze del Cimitero del Verano, con un amico, abbiamo guardato le magnifiche tombe, omaggio agli altri angeli che ci guardano da un altro spazio e ci proteggono nel nostro cammino: e così mi son venuti in mente Silo, Thích Nhất Hạnh, Don Lorenzo Milani, Laura Rodriguez, Paulo Freire, Gianfranco Zavalloni, Padre Balducci, Rebeca Bize, Don Tonino Bello, Mario Lodi, Gianni Rodari e tanti altri angeli che mi hanno ispirato personalmente in questa avventura e nelle sue prossime puntate.

A tutt* grazie di cuore. Affinché il nuovo mondo sia possibile, concreto, urgente.