La buona notizia è arrivata alle 3 di notte del 26 maggio.
Biram Dah Abeid, leader del movimento antischiavista Ira Mauritania, arrestato per l’ennesima volta la mattina del 24 maggio nella capitale Nouakchott, è uscito dal carcere.
Biram, una figura di prestigio tra i difensori dei diritti umani africani, assai noto anche in Europa, è da molto tempo una spina nel fianco del potere mauritano: parla di giustizia e democrazia, le sue denunce arrivano ai mezzi d’informazione e alle cancellerie.
Dietro il nuovo arresto di Biram pare esserci stato un duplice intento: punirlo per aver denunciato i brogli che hanno segnato le elezioni amministrative del 13 maggio e impedirgli di prendere parte a quelle presidenziali del 2024. Le proteste scattate immediatamente in tutto il paese e le dichiarazioni di condanna dell’arresto provenienti dall’estero hanno favorito la rapida scarcerazione.