Abdelfetah Mohamed è il nuovo Presidente di SOS MEDITERRANEE Italia. Il 29 maggio l’Assemblea dei soci, che poche settimane prima aveva eletto il nuovo direttivo, ha ratificato la sua nomina alla guida dell’associazione italiana che contribuisce a sostenere le operazioni in mare della Ocean Viking.
Abdelfetah Mohamed è nato negli anni ‘80 in un campo profughi in Sudan da una famiglia eritrea. Da più di dieci anni in Italia, Mohamed ha deciso di dedicare la propria vita a chi, come successe a lui, è costretto a rischiare la vita in mare. Mediatore culturale di formazione e professione, attivista per i diritti dei migranti e per il soccorso in mare, ha lavorato per la Federazione Internazionale della Croce Rossa, Emergency, Oxfam e a bordo della Ocean Viking di SOS MEDITERRANEE.
«La mia storia personale – spiega Mohamed – ha determinato la mia scelta di entrare nel mondo dell’attivismo e, in particolare, di volermi impegnare in SOS MEDITERRANEE, che dal 2016 ha salvato più di 37mila vite, garantendo il soccorso in mare in un Mediterraneo centrale sempre più abbandonato dalle istituzioni europee ed italiane». Abdelfetah Mohamed, che succede alla presidenza ad Alessandro Porro, soccorritore professionista a bordo della Aquarius prima e poi della Ocean Viking, ha le idee chiare su quello che serve fare: «Viviamo una fase delicata, un nuovo capitolo del tragico film che da sette anni vede il nostro mare svuotato di soccorsi, teatro di abusi e di respingimenti. È il momento di tornare ad accendere i riflettori su questa tragedia, rinnovando il nostro impegno a favore di chi cerca di fuggire da situazioni di disperazione come quelle che si vivono in Libia».
Le priorità che l’associazione dovrà perseguire in Italia nel prossimo futuro si pongono in continuità e crescita rispetto al percorso intrapreso negli ultimi anni: «Il nostro impegno principale – spiega Valeria Taurino, Direttrice generale di SOS MEDITERRANEE Italia – resta quello di sostenere le operazioni di soccorso della Ocean Viking, nel rispetto del diritto internazionale, come abbiamo sempre fatto, ma consapevoli del restringimento politico dello spazio umanitario in cui interveniamo. Il nostro team di terra – continua Taurino – deve restare focalizzato sulla crescente mobilitazione di persone e risorse necessarie al raggiungimento della nostra triplice missione: salvare, proteggere e testimoniare. Allo stesso tempo, serve ampliare la nostra capacità di parlare con le istituzioni nazionali e internazionali, e puntare a informare e sensibilizzare una fetta sempre più grande dell’opinione pubblica su quello che avviene tutti i giorni nel Mediterraneo».
Accanto ad Abdelfetah Mohamed lavorerà il rinnovato direttivo dell’associazione, composto da Daniele Fusi, Marina Sarli, Marco Pisoni e Alessandro Porro.